Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Campo elettrochimico è cruciale per fare 'andare male' i precursori della demenza

Abeta peptides start as helpful but turn toxic producing rosI peptidi di amiloide-beta iniziano come utili impalcature, ma possono diventare tossici con la produzione di molecole reattive di ossigeno. (Fonte: Michael W. Chen e Wenjing Li)

L'accumulo di proteine fa un lavoro importante nel corpo umano, ma qualcosa può andare storto e proliferare in aggregati che sono alla radice della neurodegenerazione e di malattie come Parkinson e Alzheimer (MA). Uno di questi insiemi, quello del peptide amiloide-beta (Aβ), è sinonimo di demenza, ma i ricercatori non erano certi di come questi insiemi peptidici 'vanno male' e cosa li fa davvero assemblare.


Ora, ricercatori della Washington University di St. Louis (Missouri/USA) hanno trovato un ruolo fondamentale delle interfacce fisiche di questi peptidi Aβ nel determinare le dinamiche chimiche del loro raggruppamento. Questo è fondamentale per capire come sviluppare terapie che possono interrompere i percorsi tossici che portano al MA o alla SLA.


Pensa a questi accumuli di proteine ​​come impalcature strutturali che generano 'buchi' e 'chiodi'. La comprensione precedente dell'aggregazione amiloide era che essa subisce una serie di cambiamenti fisici che determinano come funziona. Ma Yifan Dai, assistente professore di ingegneria biomedica della WashU, ha invece scoperto che la funzione della struttura è codificata anche nel suo 'campo elettrico interfacciale', la superficie che modula le attività chimiche di altre molecole.


Nella ricerca pubblicata sul Journal of the American Chemical Society, il gruppo di Dai e i colleghi delle università di Stanford e Columbia mostrano che queste superfici possono formare un campo elettrico che ossida le molecole d'acqua generando 'specie di ossigeno altamente reattive' che mandano il peptide lungo un percorso tossico. Le molecole reattive dell'ossigeno aggiungono stress alla cellula e al DNA che marciscono quella scaffalatura in nanoscala. Attraverso quel campo elettrico, i peptidi Aβ stabiliscono un circuito di reazione positiva che accelera la produzione e l'aggregazione delle fibrille (un collegamento chiave nell'espansione di quell'impalcatura su nanoscala).


"Il monomero Aβ stesso è chimicamente inerte, ma l'assemblaggio di ordine superiore di questi monomeri diventa tossico", ha detto Dai. "Ciò ha fatto nascere nei ricercatori l'interesse sul modo in cui la materia biologica con una scala di lunghezza distinta può codificare diverse funzioni attraverso la generazione di una superficie stabile distinta".


Finora i ricercatori pensavano che le forme altamente reattive di ossigeno molecolare emergessero dai percorsi enzimatici. Ma con l'attuale ricerca, Dai ha visto che il campo elettrico stesso può allungare il legame delle molecole in modo simile a come funziona un enzima, e una volta che il legame è allungato, il differenziale energetico produce specie reattive dell'ossigeno che fanno diventare tossica la scena. Il dato importante per i ricercatori biomedici è che l'aggregazione Aβ include non solo un processo fisico ma anche una 'reticolazione' chimica: un processo che i ricercatori possono potenzialmente interrompere.


"È qui che arriva la tossicità, direttamente dall'assemblaggio dell'amiloide durante le transizioni di fase", ha affermato Michael W. Chen, dottorando di ingegneria, primo coautore con Xiaokang Ren e Dai.


Essi hanno anche identificato piccole molecole in grado di rompere il circuito di reazione chimica che guida quella tossicità. Questi composti funzionano eliminando i radicali idrossilici, un tipo di molecole reattive dell'ossigeno, o perturbando l'interfaccia. Tali molecole sono ampiamente disponibili negli alimenti che hanno proprietà antiossidanti, fornendo ulteriori prove che una corretta alimentazione può essere un fattore nella protezione dalla demenza.


"Bere più caffè e mangiare più bacche e noci potrebbe aiutare a detossificare questo processo", ha detto Dai.

 

 

 


Fonte: Leah Shaffer in Washington University in St. Louis (> English)(> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: MW Chen, [+9], Y Dai. Transition-State-Dependent Spontaneous Generation of Reactive Oxygen Species by Aβ Assemblies Encodes a Self-Regulated Positive Feedback Loop for Aggregate Formation. J Am Chem Soc, 2025, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)