Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Colesterolo 'buono' (HDL) può essere anche 'cattivo'

In generale, fino ad ora si è fatta una distinzione tra colesterolo "buono" HDL (che protegge dalle malattie cardiovascolari come infarto del miocardio e ictus) e colesterolo "cattivo" LDL (che invece contribuisce alle stesse malattie).

Ora, però, esperti del MedUni di Vienna hanno scoperto che l'effetto anti-infiammatorio dell'HDL non è stato rilevato nei pazienti in dialisi renale. "In effetti, l'HDL ha amplificato più volte le reazioni infiammatorie e potrebbe spiegare l'infiammazione cronica latente che è associata all'alto rischio cardiovascolare", afferma Säemann.

 

Da un esame più attento dei livelli di HDL nei pazienti in dialisi, cioè persone con insufficienza renale, si è appreso che erano significativamente cresciuti in questi individui i livelli di una molecola specifica, nota come amiloide A sierica (SAA). la SAA è una causa molto probabile del difetto dell'HDL. Dice Weichhart: "Se si integra la SAA nell'HDL sano, essa cessa di funzionare correttamente".


Qualità invece di quantità

Questa scoperta potrebbe cambiare la valutazione del colesterolo HDL. Fino ad ora, un alto livello di HDL è stato considerato come ideale. "Molto più importante della quantità, però, è naturalmente la qualità dell'HDL. Colesterolo HDL non funzionante è inutile, anche elevati livelli di HDL cesserebbero di essere sani", dice Weichhart. Spiegando un'altra scoperta, Säemann aggiunge: "L'abbassamento del livello di LDL è quindi ancora più importante dell'innalzamento del livello di HDL".


Tuttavia non è possibile, al momento, identificare l'HDL "cattivo" rapidamente con un semplice test. Weichhart e Säemann stanno attualmente lavorando allo sviluppo di un tale test. Insieme con l'Università di Medicina di Vienna, hanno ottenuto un brevetto che permetterà loro di determinare le variazioni di HDL con un semplice test di laboratorio, consentono quindi di stimare con maggiore precisione il rischio di future malattie cardiovascolari, permettendo di iniziare prima il trattamento.

 

Negli ultimi anni, si è scoperto che alcune condizioni come la malattia coronarica (CHD), il diabete mellito e l'artrite reumatoide hanno un HDL propria e caratteristico. Alcune delle proteine che sono appena stati scoperte nell' HDL dei pazienti con insufficienza renale sono state trovate anche nell'HDL di queste condizioni, provocando la perdita delle sue proprietà benefiche, quella anti-infiammatoria e quella vaso-protettiva. "Con i nuovi test di laboratorio siamo stati in grado di indagare se l'HDL modificato è associato ad una prognosi peggiore nei pazienti con insufficienza renale in una fase iniziale della loro condizione, e se questo vale anche per i pazienti con diabete o dopo un attacco di cuore, per esempio. Ciò significa che un semplice test ci permetterebbe di iniziare la terapia nella fase iniziale, cambiando quindi decisamente la prognosi globale n positivo", dicono i ricercatori del MedUni di Vienna.

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

 


Fonte: Materiale della Medical University di Vienna, via AlphaGalileo.

Riferimento: Thomas Weichhart, Chantal Kopecky, Markus Kubicek, Michael Haidinger, Dominik Döller, Karl Katholnig, Cacang Suarna, Philipp Eller, Markus Tölle, Christopher Gerner, Gerhard J Zlabinger, Markus van der Giet, Walter H. Hörl, Roland Stocker, Marcus D Säemann. The proteomic signature of dysfunctional uremic HDL identifies SAA as proinflammatory component. Journal of the American Society of Nephrology, 2012.

Pubblicato in ScienceDaily il 13 Gennaio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.