Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuova molecola multiobiettivo con alto potenziale per trattamenti futuri di Alzheimer

Ricercatori della Universitat Autònoma de Barcelona (UAB), dello Spanish National Research Council (CSIC) e dell'Università di Barcellona (UB) hanno sviluppato una molecola multiobiettivo (ASS234) che, secondo i risultati in vitro degli studi condotti, inibisce l'aggregazione della proteina ß-amiloide, coinvolta nell'Alzheimer.

Al tempo stesso, l'ASS234 stimola la trasmissione colinergica e monoaminergica, fattori chiave coinvolti nella funzione cognitiva.

Inoltre, l'ASS234 è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica, con un profilo multipotente elevato progettato sulla base del donepezil (Aricept ®, uno dei pochi farmaci efficaci nel trattamento palliativo e sintomatico della patologia), e:

  • agisce contemporaneamente su più bersagli nel cervello;
  • riduce, secondo quanto rivelato da studi in vitro, l'aggregazione del peptide ß-amiloide coinvolto nella malattia, e incrementa le funzioni cognitive;
  • potrebbe portare allo sviluppo di farmaci più efficaci di quelli attualmente in uso.


Nello sviluppo di questa nuova molecola, i ricercatori hanno usato la strategia dei "farmaci multipotenti", capaci di agire contemporaneamente su diversi obiettivi nel cervello coinvolti in questa malattia neurodegenerativa, dal momento che il paradigma utilizzato nella progettazione di farmaci con la strategia "un farmaco, un obiettivo" ha dimostrato di essere inadatta a offrire risultati soddisfacenti.


L'ASS234 è stata sviluppata come ibrido di due molecole conosciute. Una di esse (donepezil) viene attualmente utilizzata per trattare l'Alzheimer, e l'altra (il composto PF9601N) è un inibitore dell'enzima ossidasi monoamino B (MAO B), brevettato e sviluppato da ricercatori della UAB e della CSIC, con provati effetti neuroprotettivi in diversi modelli sperimentali di Parkinson.

http://www.uab.es/uabdivulga/img/UAB-INC_Investigadors.jpg

La ricerca è stata diretta da Mercedes Unzeta (foto sopra), ricercatrice del Dipartimento di Biochimica e Biologia Molecolare e dell'Istituto di Neuroscienze (INC) all'UAB, da José Luis Marco Contelles, ricercatore CSIC all'Istituto di Chimica Organica Generale (IQOG), e da F. Javier Luque, ricercatore del Dipartimento di fisico-chimica alla Facoltà di Farmacia e all'Istituto di Biomedicina della UB (IBUB).


Tutti i tre ricercatori hanno lavorato per anni sulla progettazione, sintesi e valutazione biologia di nuove molecole multipotenti capaci di stimolare nuove trasmissioni neurali e al tempo stesso avere effetti neuroprotettivi. L'ASS234 agisce su entrambi questi processi. L'attività biochimica e il potenziale farmacologico della molecola sono stati esaustivamente caratterizzati da Irene Bolea (UAB) e sintetizzati da Abdelouahid Samadi (CSIC). Precedenti studi sulle interazioni dell'ASS234 con i suoi possibili obiettivi sono stati realizzati da Jordi Juárez-Jiménez (UB). La molecola ASS234 è stata brevettata da tutte e tre le istituzioni.


Questa molecola potrebbe essere molto più efficiente di altri composti utilizzati per stimolare la trasmissione neurale e, contemporaneamente, agire su obiettivi diversi del cervello. Gli studi in vitro condotti fino ad oggi all'UAB hanno dimostrato che l'ASS234, oltre ad essere in grado di inibire le monoamino ossidasi A e B, agisce anche sugli enzimi acetilcolinesterasi e butirrilcolinesterasi, contribuendo così ad aumentare i livelli di acetilcolina, un neurotrasmettitore carente nei pazienti con Alzheimer. Gli ultimi risultati ottenuti indicano che l'ASS234 riduce anche l'aggregazione della ß-amiloide che cede il passo alla comparsa di placche senili caratteristiche della malattia. Altri studi recenti condotti da ricercatori del CSIC Cajal Institute e della University of Lodz in Polonia, hanno dimostrato che l'ASS234 è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica e di migliorare la memoria nei topi.


Tutti gli studi condotti fino ad oggi mettono in chiaro che l'ASS234 multitarget è una molecola promettente per i suoi potenziali effetti terapeutici su pazienti affetti da Alzheimer. Come affermato dal dott. Unzeta e dal dottor Marco Contelles, l'ASS234 "a priori appare come un derivato del donepezil, di cui contiene non solo le virtù, ma possiede anche un potenziale profilo del farmaco multipotente, il che potrebbe rendere un farmaco più efficace per il trattamento di questa malattia".

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della Universitat Autònoma de Barcelona, via AlphaGalileo.

Riferimento: Journal of Medicinal Chemistry

Pubblicato in ScienceDaily il 4 Giugno 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:




Notizie da non perdere

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.