Uno studio condotto da ricercatori della University of California (UC) di Irvine ha rivelato alcuni dei fattori neurali sottostanti che spiegano perché le persone con sindrome di Down sono più suscettibili all'insorgenza di Alzheimer, diabete e disturbi dello spettro autistico.
L'incidenza di Alzheimer nelle persone con sindrome di Down è da 3 a 5 volte maggiore rispetto alla popolazione generale.
La sindrome di Down insorge quando una persona ha 47 cromosomi, anziché i soliti 46. Le stime indicano che oltre il 25 per cento delle persone oltre i 35 anni con sindrome di Down mostrano segni di demenza di tipo Alzheimer. Questa percentuale aumenta con l'età.
Jorge Busciglio (foto a lato), professore associato di neurobiologia e comportamento, e i colleghi, hanno analizzato i meccanismi cellulari e molecolari che portano allo stress ossidativo e alla disfunzione mitocondriale dei soggetti con sindrome di Down.
Hanno scoperto che è proprio questo guasto nel metabolismo energetico all'interno delle cellule cerebrali [lo stress ossidativo e relativa disfunzione mitocondriale] a contribuire alla maggiore probabilità di altre patologie.
Pablo Helguera, Jaqueline Seiglie e Michael Hanna di UC Irvine, Jose Rodriguez dell'UCLA, e Gustavo Helguera dell'Università di Buenos Aires in Argentina, hanno contribuito allo studio che appare sul numero dell'8 Gennaio della rivista Cell Metabolism ed che è stato finanziato dalla Larry L. Hillblom Foundation e dal National Institutes of Health.
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Fonte: Materiale della University of California - Irvine.
Riferimento: Pablo Helguera, Jaqueline Seiglie, Jose Rodriguez, Michael Hanna, Gustavo Helguera, Jorge Busciglio. Adaptive Downregulation of Mitochondrial Function in Down Syndrome. Cell Metabolism, 2013; 17 (1): 132 DOI: 10.1016/j.cmet.2012.12.005.
Pubblicato in ScienceDaily il 10 Gennaio 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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