Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scienziati europei formano nuovi neuroni direttamente nel cervello

Il settore della terapia cellulare, che mira a formare nuove cellule nel corpo, per curare una malattia, ha compiuto un altro importante passo nello sviluppo di nuovi trattamenti.

Un nuovo rapporto di ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, mostra che è possibile riprogrammare altre cellule perchè diventino cellule nervose, direttamente nel cervello.


Due anni fa, i ricercatori di Lund sono stati i primi al mondo a riprogrammare delle cellule della pelle umana (fibroblasti) in cellule nervose che producono dopamina, senza passare attraverso la fase delle cellule staminali. Il gruppo di ricerca ha fatto un passo ulteriore e ora dimostra che è possibile riprogrammare sia cellule della pelle che cellule di supporto direttamente in cellule nervose, all'interno del cervello.


"I risultati sono la prima prova importante che è possibile riprogrammare altre cellule a diventare cellule nervose all'interno del cervello", dice Malin Parmar, leader del gruppo di ricerca in Neurobiologia. I ricercatori hanno usato dei geni designati ad essere attivati o disattivati con un farmaco. I geni sono stati inseriti in due tipi di cellule umane: i fibroblasti e le cellule gliali (cellule di supporto che sono presenti naturalmente nel cervello). Una volta che i ricercatori hanno trapiantato le cellule nel cervello di topi, i geni sono stati attivati ​​con un farmaco inserito nell'acqua bevuta dagli animali. Le cellule hanno quindi iniziato la loro trasformazione in cellule nervose.


In un esperimento separato sui topi, in cui sono stati iniettati geni simili nel loro cervello, il gruppo di ricerca è riuscito anche a riprogrammare le cellule gliali proprie dei topi facendole diventare cellule nervose. "I risultati della ricerca possono potenzialmente aprire la strada ad alternative al trapianto di cellule in futuro, permettendo di eliminare i precedenti ostacoli alla ricerca, come ad esempio la difficoltà di indurre il cervello ad accettare cellule estranee, e il rischio di sviluppo di tumore", dice Malin Parmar.


Nel complesso, la nuova tecnica di riprogrammazione diretta nel cervello potrebbe aprire nuove possibilità di sostituire in modo più efficace le cellule cerebrali che muoiono in condizioni come il Parkinson.


"Ora stiamo sviluppando la tecnica in modo che possa essere utilizzata per creare nuove cellule nervose che sostituiscono la funzione delle cellule danneggiate. Essere in grado di effettuare la ri-programmazione in vivo permette di immaginare un futuro in cui si formano nuove cellule direttamente nel cervello umano, senza passare attraverso colture cellulari e trapianti", conclude Malin Parmar.

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
The original English version EnFlag
of this article is here.

 

 

 

 


Fonte: Università di Lund.

Riferimento: Olof Torper, Ulrich Pfisterer, Daniel A. Wolf, Maria Pereira, Shong Lau, Johan Jakobsson, Anders Björklund, Shane Grealish, and Malin Parmar. Generation of induced neurons via direct conversion in vivo. PNAS, 2013 DOI: 10.1073/pnas.1303829110.

Pubblicato in Science Daily il 26 Marzo 2013 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:




Notizie da non perdere

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.