Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Battito cardiaco rapido e irregolare legato a difficoltà di memoria e pensiero

Le persone che sviluppano un tipo di battito cardiaco irregolare, comune in età avanzata, chiamato fibrillazione atriale, può anche avere maggiori probabilità di sviluppare problemi con la memoria e il pensiero, secondo una nuova ricerca pubblicata il 5 Giugno 2013 on line su Neurology®, la rivista medica dell'American Academy of Neurology.


"Problemi con la memoria e il pensiero sono comuni nelle persone che invecchiano. Il nostro studio mostra che, nella media, i problemi con la memoria e il pensiero possono iniziare prima, o peggioreranno più rapidamente, nelle persone che hanno fibrillazione atriale"
, scrive l'autore dello studio Evan L. Thacker, PhD, della University of Alabama di Birmingham. "Questo significa che la salute del cuore è un fattore importante in relazione alla salute del cervello".


Lo studio ha coinvolto persone di 65 anni ed oltre di quattro comunità negli Stati Uniti, arruolate nel Cardiovascular Health Study. I partecipanti non avevano una storia di fibrillazione atriale o ictus all'inizio dello studio. Sono stati seguiti in media per sette anni, e hanno eseguito un test da 100 punti per la memoria e il pensiero ogni anno. Le persone che avevano avuto un ictus non sono state incluse in questa analisi dopo l'ictus. Dei 5.150 partecipanti, 552 (11 per cento circa), hanno sviluppato la fibrillazione atriale durante lo studio.


Lo studio ha scoperto che le persone con fibrillazione atriale avevano più probabilità di avere punteggi di memoria e pensiero più bassi in una età più precoce rispetto alle persone senza storia di fibrillazione atriale. Ad esempio, da 80 anni a 85 anni il punteggio medio al test dei 100 punti scende di circa 6 punti per le persone senza fibrillazione atriale, ma circa 10 punti per le persone con fibrillazione atriale.


Per i partecipanti oltre i 75 anni, il tasso medio di riduzione è di circa 3-4 punti superiore ogni cinque anni di invecchiamento con fibrillazione atriale rispetto a quelli senza la condizione. "Questo suggerisce che, in media, le persone con fibrillazione atriale possono avere più probabilità di sviluppare decadimento cognitivo o demenza in età più precoce rispetto alle persone senza storia di fibrillazione atriale", spiega Thacker.


Thacker nota che i punteggi sotto i 78 punti nel test da 100 punti sono indicativi di demenza. Le persone senza fibrillazione atriale nello studio dovrebbero, in media, segnare meno di 78 punti a 87 anni, mentre le persone con fibrillazione atriale raggiungono questa soglia a 85, due anni prima. "Se c'è davvero un legame tra fibrillazione atriale ed il declino di memoria e pensiero, i passi successivi sono capire le ragioni perchè insorge il declino e se, e come, è possibile evitarlo", conclude Thacker.


Lo studio è stato finanziato dal National Heart, Lung, and Blood Institute, dal National Institute of Neurological Disorders and Stroke e dal National Institute on Aging.

 

 

 

 

 


Fonte:  American Academy of Neurology (AAN), via Newswise.

Pubblicato in Science Daily (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)