Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il ruolo dell'autofagia nell'Alzheimer

Le caratteristiche patologiche dell'Alzheimer (AD) comprendono l'aggregazione di peptidi di amiloide-beta (Aß) all'interno dei neuroni e l'accumulo di placche Aß extracellulari.


In precedenza, i meccanismi con cui l'Aß isola i neuroni erano sconosciuti, ed era controverso se fosse l' accumulo intracellulare o quello extracellulare di Aß ad avere il ruolo più importante nei sintomi associati all'AD.


Un articolo pubblicato il 3 ottobre in Cell Reports mostra che l'Aß isola i neuroni in modo dipendente dall'autofagia, e suggerisce che l'aggregazione di Aß intracellulare contribuisce alla patologia di AD.


Per Nilsson, ricercatore del RIKEN Brain Science Institute in Giappone, insieme ai suoi colleghi, ha incrociato topi con deficenza di autofagia nei neuroni del prosencefalo con animali transgenici che producono livelli anormalmente alti di proteina precursore Aß. Essi hanno scoperto che la prole ha molte meno placche di Aß extracellulare rispetto ai topi transgenici con autofagia normale.


"Sappiamo che l'autofagia è il sistema
interno di pulizia della cellula", ha detto Nilsson. "Ci aspettavamo che, cancellando l'autofagia, avremmo avuto più placche Aß fuori della cellula. Ma abbiamo visto il contrario, quindi siamo stati davvero sorpresi da questo, e abbiamo dovuto lavorare sodo per capire il perché", ha continuato. Per capire il motivo delle minori placche di Aß dei topi deficitari di autofagia, i ricercatori hanno misurato il rilascio di Aß dai neuroni isolati dai topi. Essi hanno osservato una drastica diminuzione della secrezione di Aß, che ha portato ad un accumulo di Aß all'interno delle cellule.


"Questo è un documento importante, soprattutto per quanto riguarda il metabolismo dell'Aß", ha detto Zhenyu Yue, professore di neurologia e neuroscienze all'Icahn School of Medicine del Mount Sinai di New York, che non era coinvolto nel lavoro. Yue studia l'autofagia nella neurodegenerazione e si è detto soddisfatto dai risultati della ricerca che confermano che l'autofagia influenza la secrezione di Aß. "Sembra che l'autofagia abbia un ruolo importante qui. Hanno fatto un'ottima osservazione iniziale definendo la nuova impostazione, cioè che dobbiamo prestare attenzione ad un altro aspetto importante dell'autofagia".


Nilsson ed i suoi colleghi hanno anche dimostrato che, in assenza di autofagia, l'accumulo di Aß intracellulare porta alla neurodegenerazione e ai disturbi della memoria nei topi. Nilsson ha detto che questi risultati sono in linea con i precedenti rapporti "che l'Aß intracellulare è tossica, o che perlomeno contribuisce alla tossicità" nei neuroni. "Abbiamo fatto un po' di luce sulla questione, ma ovviamente non sappiamo ancora come è mediata la tossicità. Ciò rimane da chiarire", ha aggiunto.


Rimane tuttora controversa la domanda se è l'accumulo intracellulare o quello extracellulare di Aβ a mediare gli effetti dell'AD. "Il settore è diviso", ha detto Nilsson. Ralph Nixon, professore di biologia cellulare e di psichiatria al Langone Medical Center della New York University, che non ha partecipato allo studio, ha detto che la ricerca "si aggiunge alla crescente evidenza che l'Aß intracellulare è fortemente patogeno nell'Alzheimer". Preso con altri risultati recenti, il presente studio dimostra "che l'accumulo all'interno dei neuroni è quello che in realtà uccide le cellule ed è molto più tossico che la materia che ne esce", ha aggiunto.


"Quello che questo studio ci dice, anche, è che uno dei meccanismi che proteggono le cellule è lo sbarazzarsi dell'Aß che c'è all'interno, buttandolo fuori della cellula stessa", ha detto Nixon, che studia la regolazione del ricambio delle proteine nelle malattie neurodegenerative. "Certo, può ancora essere tossico in queste condizioni, ma la tossicità reale viene generata dal suo accumulo e dall'interruzione dei processi intracellulari".


Nixon, Yue, e Nilsson convengono che la comprensione del meccanismo mediante il quale l'autofagia influenza la secrezione di Aß sarà un importante orientamento futuro. "L'implicazione é che questa potrebbe essere una via di secrezione convenzionale, ma le prove emerse finora in questo campo appena nato della secrezione e dell'autofagia, dicono che la secrezione correlata all'autofagia è un percorso non convenzionale", ha detto Nixon. "Ma la linea di fondo è che ne sappiamo molto poco".

 

 

 

 

 


Fonte: RIKEN Brain Science Institute, 2-1 Hirosawa, Wako, Saitama 351-0198, JAßan

Riferimenti: Per Nilsson, KrishnAßriya Loganathan, Misaki Sekiguchi, Yukio Matsuba, Kelvin Hui, Satoshi Tsubuki, Motomasa Tanaka, Nobuhisa Iwata, Takashi Saito, Takaomi C. Saido. Aβ secretion and plaque formation depend on autophagy,Cell Reports, doi: 10.1016/j.celrep.2013.08.042, 2013.

Pubblicato in TheScientist (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terAßie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.