Gli autori di uno studio pubblicato online su The FASEB Journal hanno dimostrato che è l'aumento degli aggregati di proteine danneggiate all'interno dei neuroni (evento normale nel cervello che invecchia) a scatenare le risposte infiammatorie causate dal sistema immunitario, che precedono l'Alzheimer e altre malattie neurologiche.
"Ci auguriamo che il futuro sviluppo di terapie volte a prevenire o rimuovere l'accumulo di proteine aggregate all'interno del cervello che invecchi possa portare a stili di vita sani negli anziani, mantenendo le loro capacità cognitive", ha detto Antonio Currais PhD, co-autore del lavoro e ricercatore associato del Salk Institute for Biological Studies di La Jolla in California. "Il nostro laboratorio è concentrato molto sullo sviluppo di terapie per il trattamento di malattie neurodegenerative, puntando i processi patologici che insorgono con l'invecchiamento e che riteniamo causa principale di queste malattie. Questo è in netto contrasto con le aziende farmaceutiche che hanno focalizzato l'approccio per la scoperta di nuovi farmaci su forme genetiche rare di queste malattie, ignorando praticamente l'invecchiamento".
Nella revisione, gli scienziati suggeriscono che, poiché le cellule nervose non si dividono e quindi non possono diluire le proteine danneggiate (distribuendole tra le due cellule nuove), le proteine si accumulano e diventano tossiche, provocando una risposta infiammatoria all'interno dei neuroni stessi. Ciò suggerisce anche che il legame tra aggregazione proteica e avvio di risposte infiammatorie può non essere esclusiva del cervello, ma piuttosto un comune denominatore dell'invecchiamento in altri tessuti ed organi.
Pertanto, le terapie che favoriscono l'eliminazione delle proteine aggregate che si accumulano all'interno delle cellule con l'invecchiamento, o che impediscono la conseguente attivazione di segnali infiammatori, hanno un grande potenziale per prevenire e curare le malattie neurodegenerative, compreso l'Alzheimer, il Parkinson, la corea di Huntington, e anche l'ictus.
"Questa revisione rivelatrice, la prima di una serie speciale organizzata da Joel Buxbaum della nostra redazione, integra gli studi dei suoi autori e di altri team che puntano sempre più ad un asse infiammatorio nell'Alzheimer, sia sul braccio patogeno che in risposta al vero scatenante della malattia", ha detto Thoru Pederson PhD, capo redattore di The FASEB Journal. "Non possiamo ignorare la dimensione infiammatoria dell'AD".
Fonte: Federation of American Societies for Experimental Biology via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Antonio Currais, Wolfgang Fischer, Pamela Maher, David Schubert. Intraneuronal protein aggregation as a trigger for inflammation and neurodegeneration in the aging brain. The FASEB Journal, 2017; 31 (1): 5 DOI: 10.1096/fj.201601184
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