Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il farmaco sperimentale nelotanserin passa alla Fase3, ma restano questioni aperte



Il farmaco sperimentale nelotanserin passa alla Fase3, ma restano questioni aperteLa Axovant ha dichiarato che il suo farmaco sperimentale nelotanserin ha superato un ostacolo iniziale nello studio di Fase II per la demenza da Corpi di Lewy, innescando la decisione di espandere il processo di fase media e ottenere il via libera per uno studio di Fase III che inizierà entro la fine dell'anno.


Ma è probabile che gli investitori mettano in discussione un inciampo su obiettivi secondari cruciali. Un'istantanea dei risultati del primo piccolo gruppo di 11 pazienti ha concluso che dimostrano risposte statisticamente significative al farmaco sull'obiettivo primario. Questi pazienti includono persone affette da Parkinson e demenza da Corpi di Lewy reclutati perché soffrivano di frequenti allucinazioni visive.


"Le misure degli esiti primari dello studio sono segnali extrapiramidali, valutati con la Unified Parkinson Disease Rating Scale (UPDRS) parti II + III e per la sicurezza", ha riferito l'azienda.


Ma ... c'era un grande intoppo. L'esperimento non ha raggiunto gli obiettivi secondari disposti dai ricercatori per monitorare la frequenza delle allucinazioni visive, compresa la valutazione SAPS standard così come un obiettivo creato internamente all'Axovant. E ciò potrebbe avere pesato sulla risposta degli investitori ai risultati, con le azioni di Axovant cresciute solo del 5% nel pre-mercato.


L'Axovant, la prima azienda biotech con cui ha iniziato Vivek Ramaswamy, prevede di entrare a forza nella Fase II espansa del farmaco - un antagonista 5HT2A - per non perdere tempo a iniziare l'installazione e il funzionamento della Fase III. Ramaswamy non ha fatto segreto dei suoi piani per accelerare la R&S delle sue aziende e l'Axovant è la più avanzata, con un grande esperimento in corso per l'Alzheimer.


L'Axovant affronta un concorrente già affermato sul mercato: il rivale Nuplazid dell'Acadia ha ottenuto la scorsa primavera l'approvazione della FDA per la demenza di Parkinson. Ma solo dopo che i regolatori hanno espresso le loro preoccupazioni per la sicurezza, notando un netto aumento del numero di morti, così come del tasso di eventi avversi tra i pazienti trattati con il farmaco, rispetto al braccio di controllo dello studio, anche se non c'era alcun indizio evidente di cosa provocava quegli eventi.


La speranza di Axovant è di emergere dagli studi clinici con un tasso di successo maggiore e un profilo di sicurezza più pulito, poiché entrambe le società puntano a una vasta popolazione di pazienti affetti da varie forme di demenza.


"Sono affascinato dai benefici osservati sulla UPDRS in questo studio", ha dichiarato il Dr. James Leverenz, presidente del Comitato Consultivo Scientifico della Lewy Body Dementia Association e direttore del Cleveland Lou Ruvo Center for Brain Halth della Cleveland Clinic. "Se un singolo farmaco potesse affrontare contemporaneamente i sintomi motori e neuropsichiatrici della demenza da Corpi di Lewy, che secondo la letteratura pubblicata può essere il caso con gli antagonisti 5HT2A, rappresenterebbe un progresso unico e importante per il trattamento di questa condizione. Non vedo l'ora di rivedere l'intero set di dati entro la fine dell'anno".

 

 

 


Fonte: John Carroll in Endpoint News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)