Uno studio di fase 3 del farmaco candidato per l'Alzheimer di Accera ha mancato il suo obiettivo primario. L'esperimento, che voleva dimostrare che l'approccio di Accera incentrato sul metabolismo cerebrale per migliorare i risultati nell'Alzheimer poteva riuscire (mentre i farmaci anti amiloide-beta sono falliti), ha invece finito per diventare l'ennesimo fallimento nella fase finale.
La Accera ha arruolato più di 400 pazienti con Alzheimer lieve/moderato, randomizzati per ricevere dosi giornaliere di AC-1204 o un placebo. L'idea era migliorare i punteggi nella scala dell'Alzheimer, affrontando il rallentamento del metabolismo cerebrale associato alla malattia.
L'AC-1204 è progettato per ripristinare la fornitura di energia al cervello dandogli una fonte di chetoni che possono integrare il minor potere che assorbe dal glucosio.
Nella fase 2b, un sottogruppo di pazienti non portatori del gene ApoE4 hanno dato ad Accera la fiducia necessaria per passare alla fase 3. Ma, come già successo ad altri grandi nomi, la Accera ha trovato impossibile trasformare un accenno di potenziale della fase 2 in un successo nella fase 3.
Però la Accera, su un percorso ben tracciato, rifiuta di lasciare che la battuta d'arresto affossi il programma: "La formulazione del farmaco è stato cambiata tra gli studi di fase 2 e fase 3. Purtroppo, questo cambiamento nella formulazione ha avuto la conseguenza non voluta di abbassare i livelli di farmaco nei pazienti. Siamo certi che la nuova formulazione fornisce una maggiore esposizione e consente un test più conclusivo dell'efficacia del farmaco", ha detto in un comunicato Samuel Henderson PhD, vice-presidente di R&S di Accera.
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Fonte: Nick Paul Taylor in Fierce Biotech (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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