Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


5 attività per impegnare una persona con demenza

Uno degli ingredienti più cruciali quando ci si prende cura di qualcuno con una demenza è il suo impegno significativo, che dimostra di avere un potente impatto positivo per le persone che vivono con Alzheimer e demenza. Ma molte famiglie si chiedono cos'è veramente tale impegno e come possono usarlo a beneficio dei propri cari.


Impegno significa supportare quelli che vivono con una demenza per coinvolgerli cognitivamente, emotivamente e fisicamente nella vita quotidiana. Non è una questione di divertirli, anche se il piacere è certamente una parte di esso. L'obiettivo è tenere i pazienti che vivono con demenza partecipi del mondo che li circonda quanto più è possibile. Occuparsi di qualcuno con demenza va oltre il garantire che siano confortevoli, puliti, sicuri, ben nutriti e idratati.


Poiché non esiste una cura per la malattia, un obiettivo primario di un trattamento di qualità è ritardare i sintomi e migliorare l'esperienza quotidiana di vita. L'impegno può migliorare l'umore, ridurre la depressione e le espressioni comportamentali e può persino rallentare la progressione della demenza.


Ecco cinque suggerimenti per impegnare qualcuno con la demenza:

  1. Aiutare coloro che hanno la demenza a svolgere attivamente le routine quotidiane della vita al meglio delle loro capacità. Offrire una scelta a prova di errore di due combinazioni di vestiti alla mattina e chiedere loro di decidere quale indosseranno; supportare la persona per continuare ad aiutare a mangiare insieme: questi sono solo due esempi di come sostenere la connessione nella vita quotidiana.
  2. Resistere al bisogno di svolgere attività per la persona amata senza offrirle la possibilità di continuare a partecipare. Quando le persone non sono coinvolte attivamente al livello che potrebbero essere, il declino delle loro capacità può accelerare. Può anche causare noia e contribuire a sentimenti di inutilità e depressione.
  3. La connessione sociale, emotiva, fisica e spirituale sono componenti vitali dell'impegno. Dobbiamo anche consentire loro di mantenere i rapporti significativi con altre persone, esprimere la loro creatività, realizzare interessi e avere il senso della loro presenza nel mondo. La sensazione di non avere più valore può aggravare i sintomi della demenza, riducendo la capacità di comunicare e portare a ciò che sembra essere un ritiro da tutto ciò che li circonda.
  4. Incoraggiare costantemente la partecipazione ai lavori quotidiani. Assicurarsi che ogni giorno ci sia il tempo per favorire connessioni fisiche, cognitive e sociali. Gli esempi includono una passeggiata, avere un amico per condividere il caffè, godersi la musica insieme o disegnare.
  5. Le attività legate al lavoro precedente della persona e ad altri interessi sono significative. Se una persona lavorava in un ufficio, mettere ordine nei documenti potrebbe essere rilevante; un giardiniere appassionato potrebbe sfogliare cataloghi di sementi e raccomandare quelle giuste. Quello che è importante è il loro coinvolgimento nel compito, piuttosto che il risultato. Si tratta di usare le competenze residue per farle partecipare al loro livello massimo di capacità e sperimentarlo realmente.

La promozione dell'impegno può sembrare un compito supplementare per caregiver familiari già oberati dalle esigenze dell'assistenza di base, ma anche iniziative semplici possono fare una grande differenza.

 

 

 


Fonte: Juliet Holt Klinger in Brookdale Senior Living Solutions (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.