Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Quali sono i metodi più comuni per individuare la demenza?

Quali sono i metodi più comuni per individuare la demenza?

Ci sono molti test a bassa tecnologia, veloci e poco costosi, che possono dare un'idea della salute cognitiva di un individuo, anche se spesso è messa in discussione la loro esattezza. Tuttavia, alcuni sono molto utili per accertare i deficit cognitivi:

  • Una delle valutazioni più comuni è il test dell'orologio. L'individuo è invitato a disegnare un orologio con le lancette puntate su un'ora specifica, ad esempio le "10:50" oppure "10 alle 11" oppure le " 10 e 10". Il disegno viene classificato con voto di "10" se è completo, preciso e ben organizzato, mentre quello meno rappresentativo vale "1". Se l'immagine dell'orologio e del tempo sono distorti e imprecisi, è molto probabile che la persona abbia la demenza (l'esempio nell'immagine iniziale è di un paziente con Alzheimer già assodato).
  • Un altro test combina l'«orologio» con un semplice compito di matematica. L'individuo ha un minuto per leggere l'ora su un orologio analogico e due tentativi per dirla correttamente. Quindi, l'individuo riceve 3 monete da 20 centesimi, 7 da 10 e 7 da 5 (in USA 3 da 25, 7 da 10 e 7 da 5) e deve calcolare il resto di monete da 1 Euro (o un dollaro) entro tre minuti, ancora con due tentativi.
  • La perdita di odorato, secondo i ricercatori, è un segno precoce del Morbo di Alzheimer (MA). Le placche di amiloide-beta che alla fine distruggono la memoria e altre abilità cognitive si accumulano inizialmente nelle aree del cervello che sono responsabili della percezione dell'odore. Secondo i risultati della ricerca riportati dall'American College of Neuropsychopharmacology, i partecipanti che avevano un deterioramento cognitivo lieve sono stati sottoposti a un test di 10 odori, e quelli che ne hanno identificato erroneamente più di due, avevano una probabilità cinque volte più alta di progredire verso l'MA rispetto a quelli che hanno avuto punteggi migliori sul test. (Gli odori usati erano fragola, limone, lilla, chiodi di garofano, fumo, gas naturale, sapone, pelle, mentolo e ananas).
  • Se si sospetta l'MA o una demenza, il medico può eseguire vari test per determinare una diagnosi. Uno strumento di valutazione comune è basato sul test di Folstein (Mini Mental Status Exam). L'individuo deve rispondere a 30 domande che riguardano cose come il tempo e l'orientamento, dove vive e i nomi di oggetti, e deve contare indietro da 100, per sette o pronunciare la parola "mondo" al contrario.
  • Un'altra valutazione che un medico potrebbe eseguire è chiedere all'individuo di nominare tutti gli animali della fattoria che ricorda in un minuto. Nominarne meno di 10 suggerisce un funzionamento mentale lento.
  • Oppure, il medico potrebbe chiedere all'individuo di descrivere somiglianze e differenze tra due elementi, come una mela o un'arancia, poiché questo test misura le capacità di ragionamento e di pianificazione.
  • Un individuo senza deficit di memoria di solito può ricordare un elenco di parole, ad esempio tre parole, e richiamarle a colui che esegue il test. La difficoltà di richiamare queste parole può indicare la disfunzione cognitiva.


Nel complesso, questi tipi di valutazioni non sono prove diagnostiche, e devono essere eseguiti da un professionista sanitario. Ottenere risultati scadenti su queste prove può indicare una probabile disfunzione cognitiva. Tuttavia, sono necessari test più sofisticati (e costosi) per fare una diagnosi di Alzheimer.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.