Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La nonna con Alzheimer strascica i piedi quando cammina. È comune?

Strascicare i piedi in una persona con Alzheimer o demenza di solito avviene nella fase da moderata a grave della malattia e successivamente.


Lo strascicamento è una causa comune di cadute per le persone colpite, perché i piedi che scivolano possono incespicare più facilmente su tappeti, soglie di porte o anche superfici leggermente irregolari. La nonna può avere paura di cadere a causa di un qualche problema a percepire la profondità o a orientarsi, per cui il suo strascicare le dà un po' più di fiducia nel camminare.


Tuttavia, lo strascicamento dei piedi avviene di solito con la perdita di coordinazione muscolare, quando la parte del cervello che governa queste abilità motorie è colpita dalla malattia. Semplicemente, il cervello e il corpo non comunicano più, e quindi la persona colpita ha difficoltà a tirare su i piedi per camminare e può essere instabile o cominciare a cadere.


È importante che la nonna indossi scarpe che si adattano bene e che hanno suole non troppo lisce né troppo rigide. Alcune scarpe da tennis possono causare cadute perché la persona non può alzare a sufficienza i piedi, con pericolo di cadute per la suola alta e pesante.


Teepa Snow, una famosa terapista occupazionale e esperta di demenza a livello nazionale, descrive la pratica per le persone con Alzheimer o demenza che strascicano i piedi e hanno un rischio più alto di cadute:

  • Quando la nonna sta camminando, cammina accanto a lei, tenendole il braccio intorno e unendo il tuo fianco al suo. Quindi, canta una canzone con un buon ritmo, una che conosce e che può cantare insieme. Mentre entrambe state cantando, ondeggiate lateralmente, avanti e indietro.
  • Questo darà alla nonna l'opportunità di alzare i suoi piedi e andare avanti, senza capire che non sta più strascicando i piedi. Il movimento a dondolo la aiuterà a tirare su i piedi, riducendo il rischio di caduta. Godrà anche del canto e la sua autostima aumenterà dal successo ottenuto andando da un punto all'altro con maggiore facilità.
  • Se la nonna sta strascicando continuamente, sarebbe una buona idea dotarla di un deambulatore o di un bastone. Questi dispositivi possono dare maggiore fiducia e supporto. All'inizio può resistere all'uso di un deambulatore, ma una volta che si abitua a camminare con esso e sente che le dà più equilibrio e controllo nel camminare, lei lo accetterà.
  • Detto questo, a causa del processo di malattia, potrebbe essere necessario ricordarle ripetutamente di usarlo, perché probabilmente se ne dimenticherà. Tienilo in un luogo dove lo vede, in modo da poter accedervi facilmente.
  • Potresti anche dover rimuovere eventuali ostacoli in casa che potrebbero causare la sua caduta, come tappeti e altre cose sui percorsi che segue per tutta la casa.
  • Controlla sempre con il suo medico il suo strascicamento per assicurarti che faccia parte del processo di malattia e non sia il risultato di cambiamenti di medicinali o qualcos'altro di curabile.
  • Inoltre, cerca di tenere la nonna in movimento e in esercizio poiché lo strascicamento potrebbe farla rinunciare a camminare del tutto.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.