Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Appena 4mila passi al giorno ti danno una migliore salute mentale

Fare più di 4.000 passi al giorno può migliorare l'attenzione e le capacità mentali negli adulti dai 60 anni in su, secondo una ricerca eseguita alla University of California di Los Angeles, pubblicata il 12 dicembre in un'edizione pre-stampa del Journal of Alzheimer's Disease.


Vari studi hanno rilevato che l'attività fisica è importante per prevenire il declino cognitivo e la demenza negli anziani. Il declino cognitivo si verifica quando le persone iniziano ad avere difficoltà a ragionare, elaborare e ricordare.


Il volume del cervello e lo spessore del cervello - entrambi misurati con la neuroscansione - sono diversi modi di quantificare la salute del cervello. Ricerche precedenti mostrano che l'attività fisica è correlata a un volume più elevato nell'ippocampo, una piccola area cruciale per la memoria, all'interno del cervello.


"Pochi studi hanno esaminato il modo in cui l'attività fisica influenza lo spessore delle strutture cerebrali", ha detto Prabha Siddarth, primo autore dello studio e biostatistico all'Istituto Semel per la Neuroscienza e il Comportamento Umano dell'UCLA. "Lo spessore del cervello, una misura più sensibile del volume, è in grado di tracciare cambiamenti sottili nel cervello prima del volume e può predire in modo indipendente la cognizione, quindi questa è una questione importante".


Durante lo studio di due anni, i ricercatori hanno reclutato 29 persone over-60 con lamentele di memoria. I ricercatori hanno monitorato la loro attività fisica per 7 giorni attraverso accelerometri e hanno determinato il numero medio di passi al giorno. I partecipanti allo studio erano divisi in due gruppi: quelli che percorrevano più di 4.000 passi al giorno e quelli che ne facevano di meno. I partecipanti sono stati sottoposti a una serie di test neuropsicologici e alla risonanza magnetica.


Le persone che percorrevano più di 4.000 passi ogni giorno avevano un ippocampo più spesso e regioni circostanti più spesse di quelle che ne percorrevano meno di 4.000. Lo spessore in queste aree è correlato a una migliore funzione cognitiva. Il gruppo più attivo ha anche prestazioni superiori nell'attenzione e nella velocità di elaborazione delle informazioni e nel funzionamento esecutivo, una serie di abilità mentali che consentono alle persone di fare piani e raggiungere obiettivi.


L'attività fisica più bassa si è correlata a strutture cerebrali più sottili e a un funzionamento cognitivo inferiore. I ricercatori hanno detto che studi futuri seguiranno i partecipanti per un periodo più lungo nel tentativo di capire meglio le cause del dimagrimento dell'ippocampo.

 

 

Nota: 4.000 passi al giorno si fanno con una camminata svelta di 35/40 minuti (a 110/120 passi al minuto).

 

 


Fonte: University of California Los Angeles (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Prabha Siddarth, Berna Rahi, Natacha D. Emerson, Alison C. Burggren, Karen J. Miller, Susan Bookheimer, Helen Lavretsky, Bruce Dobkin, Gary Small, David A. Merrill. Physical Activity and Hippocampal Sub-Region Structure in Older Adults with Memory Complaints. Journal of Alzheimer's Disease, vol. Preprint, no. Preprint, pp. 1-8, 2017. DOI: 10.3233/JAD-170586

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)