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Una notte di sonno scadente può aumentare le proteine dell'Alzheimer

Solo una notte di sonno cattivo può portare a più accumulo di proteine ​​legate al morbo di Alzheimer (MA) nel cervello.


Le persone con MA tendono ad avere grumi appiccicosi di proteine ​​amiloide-beta nel cervello, anche se non è chiaro il ruolo che hanno queste placche nella condizione. È possibile che questa proteina aiuti a causare la condizione, o invece che la proteina formi placche nel cervello in risposta alla malattia.


Ora i ricercatori hanno scoperto che una notte di sonno scadente ha un effetto rilevabile sui livelli di amiloide-beta nel cervello. Ehsan Shokri-Kojori, dei National Institutes of Health nel Maryland, e il suo team, lo ha scoperto usando un tracciante radioattivo per misurare l'amiloide-beta nel cervello di 20 volontari nel corso di due notti.


Per una delle notti, ai partecipanti è stato concesso un periodo di sonno riposante, ma sono stati privati ​​del sonno l'altra notte. Con le scansioni fatte per trovare il tracciante, il team ha scoperto che quando il sonno era limitato a solo circa cinque ore, l'amiloide-beta è aumentata in due aree del cervello che sappiamo essere vulnerabili ai danni del MA.


Queste regioni erano l'ippocampo, che è importante per la memoria, e il talamo, che aiuta a trasmettere segnali nel cervello e regola il sonno e la coscienza.

 

Manutenzione del cervello

Si ritiene che il sonno sia importante per eliminare i rifiuti dal cervello, il che potrebbe spiegare perché le persone avevano più amiloide-beta nel cervello dopo una notte di sonno scadente.


Il sonno di scarsa qualità è già stato collegato al MA in precedenza. Le persone con questa condizione spesso sperimentano un sonno interrotto, e questo può iniziare diversi anni prima della comparsa degli altri sintomi del MA. Però non è ancora chiaro se il sonno interrotto è solo un sintomo della condizione o se vi contribuisce.


"C'è la crescente evidenza di un legame tra il sonno disturbato e il MA, ma è difficile distinguere tra causa ed effetto, cioè determinare se i problemi del sonno causano i cambiamenti cerebrali del MA, o viceversa", dice David Reynolds, dell'associazione no-profit Alzheimer's Research UK.

 

 

 


Fonte: New Scientist (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ehsan Shokri-Kojori, Gene-Jack Wang, Corinde E. Wiers, Sukru B. Demiral, Min Guo, Sung Won Kim, Elsa Lindgren, Veronica Ramirez, Amna Zehra, Clara Freeman, Gregg Miller, Peter Manza, Tansha Srivastava, Susan De Santi, Dardo Tomasi, Helene Benveniste and Nora D. Volkow. β-Amyloid accumulation in the human brain after one night of sleep deprivation. PNAS, April 9, 2018. 201721694; published ahead of print April 9, 2018. DOI: 10.1073/pnas.1721694115

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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