Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Identificato nuovo tracciante PET per la scansione della Tau nell'Alzheimer

Nella diagnosi del morbo di Alzheimer (MA) e nella ricerca di trattamenti efficaci, i grovigli di tau nel cervello si sono aggiunti all'accumulo di amiloide come marcatori della malattia e come potenziali bersagli terapeutici.


L'articolo di copertina del mese di dicembre del Journal of Nuclear Medicine, riferisce l'identificazione di un promettente tracciante per tomografia a emissione di positroni (PET) di 2a generazione per la scansione e la misurazione della patologia tau.


"Abbiamo confrontato tre nuovi radiofarmaci specifici per la tau (11C-RO-963, 11C-RO-643 e 18F-RO-948) che si erano dimostrati promettenti per la scansione tau umana pre-clinica in vitro e in vivo in uno studio precedente (Honer et al. ., JNM, aprile 2018)", spiega Dean F. Wong MD/PhD, professore di radiologia, neurologia, psichiatria e neuroscienze della Johns Hopkins University e direttore della Section of High Resolution Brain PET Imaging della Divisione Medicina Nucleare.


In questa prima valutazione umana dei nuovi radiotraccianti, sono stati studiati umani sani e pazienti con MA usando un progetto innovativo per effettuare confronti testa a testa dei tre composti in coppie. Wong afferma:

"Questo progetto ci ha permesso di selezionare il radiolegante 18F-R0-948, come il più promettente radiofarmaco tau di seconda generazione per l'uso su larga scala nelle scansioni PET tau umane".


Su tutti i soggetti e le regioni del cervello, il 18F-RO-948 aveva il più alto 'valore di assorbimento standardizzato' (SUVpeak), seguito dal 11C-RO-963 e poi dal 11C-RO-643. L'analisi regionale del rapporto SUV e il volume di distribuzione totale del 11C-RO-643 e del 18F-RO-948 hanno chiaramente discriminato il gruppo di MA dai gruppi di controllo sani.


La modellazione compartimentale ha confermato che l'11C-RO-643 aveva un'entrata cerebrale inferiore rispetto al 11C-RO-963 o al 18F-RO-948 e che il 18F-RO-948 mostra un contrasto migliore tra aree di accumulo alto o basso di tau.


L'analisi successiva si è quindi concentrata sul 18F-RO-948. Sia l'analisi voxelwise che quella regionale del legame del 18F-RO-948 nei controlli sani, rispetto ai soggetti con MA, hanno rivelato aree multiple in cui i soggetti con MA erano significativamente diversi dai controlli sani. L'analisi voxelwise ha anche rivelato un insieme di cluster simmetrici in cui i soggetti con MA avevano legami più elevati rispetto ai controlli sani.


Wong afferma:

"È importante sottolineare che questo nuovo tracciante sembra avere un legame fuori bersaglio molto inferiore rispetto a quello riportato per i tracciatori di tau esistenti. Soprattutto, ha meno legame con il plesso coroideo adiacente all'ippocampo, che ha un'interpretazione confusa della tau temporale mesiale misurata dai traccianti PET Tau di 1a generazione".

"Il significato di questa ricerca e di quella associata riferita da Kuwabara et al. in questo stesso numero descrivono in dettaglio la selezione e la quantificazione di una scansione tau PET di 2a generazione come complemento alla scansione amiloide, permettendoci di misurare accuratamente la patologia tau nelle persone viventi e contribuendo alla nostra comprensione della fisiopatologia del MA e delle demenze correlate. I migliori radiofarmaci Tau PET si dimostrano promettenti anche per un migliore coinvolgimento degli obiettivi e per il monitoraggio dei trattamenti anti-tau nei futuri studi clinici sul MA".

[...]

 

 

 


FonteSociety of Nuclear Medicine & Molecular Imaging (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Dean F. Wong, Robert A. Comley, Hiroto Kuwabara, Paul B. Rosenberg, Susan M. Resnick, Susanne Ostrowitzki, Cristina Vozzi, Frank Boess, Esther Oh, Constantine G. Lyketsos, Michael Honer, Luca Gobbi, Gregory Klein, Noble George, Lorena Gapasin, Kelly Kitzmiller, Josh Roberts, Jeff Sevigny, Ayon Nandi, James Brasic, Chakradhar Mishra, Madhav Thambisetty, Abhay Moghekar, Anil Mathur, Marilyn Albert, Robert F. Dannals and Edilio Borroni. Characterization of 3 Novel Tau Radiopharmaceuticals, 11C-RO-963, 11C-RO-643, and 18F-RO-948, in Healthy Controls and in Alzheimer Subjects. J Nucl Med, 1 Dec 2018, doi: 10.2967/jnumed.118.209916

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)