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Scienziati aprono la strada al test della saliva per l'Alzheimer

saliva test for alzheimer 

Gli scienziati dell'Università di Alberta hanno identificato tre biomarcatori per rilevare il lieve deterioramento cognitivo (MCI) e il morbo di Alzheimer (MA) nei campioni di saliva. La ricerca ha risultati promettenti per essere applicata in un contesto clinico.


Il team di ricerca ha combinato le competenze in metabolomica di Liang Li, professore del Dipartimento di Chimica e quelli nei disordini neurodegenerativi di Roger Dixon, professore del Dipartimento di Psicologia. "Tutte le proiezioni indicano un impatto globale imminente e sconcertante delle malattie neurodegenerative e della demenza", ha detto Dixon a proposito dell'importanza di questa ricerca.


Li e Dixon hanno esaminato campioni di saliva di tre gruppi di pazienti, quelli con MA, quelli con MCI e quelli con cognizione normale. Usando un potente spettrometro di massa, la coppia ha esaminato più di 6.000 metaboliti - composti che fanno parte dei processi metabolici del nostro corpo - per identificare eventuali cambiamenti o firme tra i gruppi.


"In questa analisi, abbiamo trovato tre metaboliti che possono essere usati per differenziare questi tre gruppi", ha detto Li. "Questo è un lavoro preliminare, perché abbiamo usato un campione di dimensioni molto piccole. Ma i risultati sono molto promettenti. Se saremo in grado di usare una serie più ampia di campioni, possiamo convalidare i nostri risultati e sviluppare un test della saliva per il MA".


Un test della saliva si dimostrerebbe utile nei contesti clinici per la sua natura semplice e non invasiva. Ha anche il potenziale di rilevare prima le malattie neurodegenerative, consentendo un intervento precoce.


"Finora, nessun intervento che altera il MA ha avuto successo", ha spiegato Dixon. "Per questo motivo, i ricercatori mirano a scoprire i primi segnali della malattia in modo da implementare i protocolli di prevenzione".


Un altro vantaggio aggiunto dell'identificare questi biomarcatori è la capacità di condurre test di efficacia per i trattamenti. "Usando i biomarcatori, possiamo anche fare dei test per vedere quali tipi di trattamenti sono più efficaci nel trattamento del MA, dalla dieta, all'attività fisica, ai farmaci", ha aggiunto Li.

 

 

 


Fonte: Katie Willis in University of Alberta (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:

  • Tao Huan, Tran Tran, Jiamin Zheng, Shraddha Sapkota, Stuart W. MacDonald, Richard Camicioli, Roger A. Dixon, Liang Li. Metabolomics Analyses of Saliva Detect Novel Biomarkers of Alzheimer’s Disease. Journal of Alzheimer's Disease, 25 Sep 2018, DOI: 10.3233/JAD-180711
  • Shraddha Sapkota, Tao Huan, Tran Tran, Jiamin Zheng, Richard Camicioli, Liang Li, Roger A. Dixon. Alzheimer’s Biomarkers From Multiple Modalities Selectively Discriminate Clinical Status: Relative Importance of Salivary Metabolomics Panels, Genetic, Lifestyle, Cognitive, Functional Health and Demographic Risk Markers. Frontiers in Aging Neuroscience, 2018; 10 DOI: 10.3389/fnagi.2018.00296

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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