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I caregiver vivono due mondi separati: interno con l'assistito ed esterno con gli altri

Prendersi cura di qualcuno con demenza è uno dei ruoli di assistenza più impegnativi nella società di oggi.


Uno studio pubblicato su Health and Social Care in the Community ha esaminato il supporto e le reti sociali dei familiari caregiver di persone con demenza verso la fine della vita e il ruolo di Internet nel sostenerli.


Nelle interviste con 20 ex, e attuali, caregiver di famiglia over-65 in Inghilterra, questi hanno descritto una separazione tra due mondi: il loro mondo interno di cura e il mondo esterno della società, con le diverse reti di supporto.


I caregiver hanno detto di sperimentare una serie di perdite ma anche un processo di ricostruzione della vita come caregiver. Internet ha contribuito a fornire supporto, comprese le opzioni per lo sviluppo di nuove relazioni e di reti. Tuttavia internet da solo non è sufficiente, ed è comunque necessaria l'interazione umana.


Il primo autore Dr. Nathan Davies, dell'University College di Londra, ha detto:

"I risultati del nostro lavoro suggeriscono che i caregiver familiari possono sentirsi separati dalla società e devono sviluppare nuove reti sociali e di supporto.

"Man mano che la nostra popolazione invecchia e i gruppi esperti di Internet invecchiano e diventano essi stessi caregiver, penso che vedremo sempre più Internet utilizzato dai caregiver come fonte di supporto per loro, in questo difficile ruolo di cura.

"Con questo dobbiamo sottolineare l'uso e i benefici di Internet per la rete sociale dei caregiver, ma ricordando anche che non può sostituire il contatto umano faccia a faccia".

 

 

 


Fonte: Wiley via MedicalXpress (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Nathan Davies, Nina Walker, Jenny Hopwood, Steve Iliffe, Greta Rait, Kate Walters. A “separation of worlds”: The support and social networks of family carers of people with dementia at the end of life, and the possible role of the internet. Health & Social Care in the Community, 8 Jan 2019 DOI: 10.1111/hsc.12701

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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