Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'interruttore che attiva le cellule staminali neurali per sostituire quelle perse

small dormant and enlarged reactivated neural stem cells in fruit flyCellule staminali neurali dormienti (piccole) e riattivate (ingrandite) che esprimono GFP (verde) con membrana e l'indicatore ciclico Ciclina B (rosso) nel cervello della larva di moscerino della frutta.

Il nostro cervello non è notoriamente molto bravo a rigenerare le cellule che sono state perse a causa di lesioni o malattie. Anche se le terapie che usano le cellule staminali neurali (NSC) restano promettenti per sostituire le cellule perse, gli scienziati devono capire meglio come si comportano nel cervello al fine di sviluppare trattamenti efficaci.


Ora, una ricerca guidata dall'Università di Plymouth getta nuova luce sui meccanismi usati dalle NSC per 'risvegliarsi', passando dal loro solito stato dormiente a quello attivo. Le NSC producono i neuroni (cellule nervose) e le cellule gliali circostanti nel cervello. Capire come funzionano le NSC, potrebbe aprire la strada alle terapie per accelerare la rigenerazione dei neuroni e delle cellule gliali.


Il nuovo studio, condotto su moscerini della frutta (drosofila), mostra che le molecole che formano un complesso chiamato STRIPAK sono essenziali per promuovere la riattivazione delle NSC. Lo STRIPAK (STRiatin-Interacting Phosphatase And Kinase = fosfatasi e chinasi interagenti con striatina) si trova in organismi che vanno dai funghi agli umani, e il team lo ha scoperto confrontando i messaggi genetici delle NSC dormienti e riattivate ​nel cervello di moscerini viventi.


I ricercatori hanno poi scoperto che i componenti dello STRIPAK agiscono come un interruttore per disattivare la dormienza (o quiescenza) e dare il via alla riattivazione.


La dott.ssa Claudia Barros dell'Istituto di Medicina Traslazionale e Stratificata dell'Università di Plymouth, autrice senior dello studio, riconosce che c'è ancora molta strada da fare perché tali risultati possano essere tradotti in trattamenti umani.


Ma lei spiega così il senso del nuovo lavoro:

"Sappiano così poco attualmente su come le cellule staminali neurali coordinano gli stimoli a diventare attive e a dirigere la produzione di altre cellule cerebrali. Queste cellule staminali durano per tutta la vita principalmente in uno stato dormiente, quindi apprendere come funzionano è fondamentale per la nostra comprensione della rigenerazione cellulare.

"Questo studio rivela che le molecole STRIPAK sono essenziali per consentire la riattivazione delle NSC e siamo molto soddisfatti dei risultati. Ma siamo solo all'inizio. Stiamo lavorando per ampliare le nostre scoperte e avvicinarci al giorno in cui le cellule staminali neurali umane possono essere controllate ed usate in modo efficiente per facilitare la riparazione del danno cerebrale o addirittura prevenire la crescita del cancro al cervello che viene alimentata da cellule di tipo staminale".

 

 

 


Fonte: Amy King in University of Plymouth (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Jon Gil-Ranedo, Eleanor Gonzaga, Karolina J. Jaworek, Christian Berger, Torsten Bossing, Claudia S. Barros. STRIPAK Members Orchestrate Hippo and Insulin Receptor Signaling to Promote Neural Stem Cell Reactivation. Cell Reports, 4 Jun 2019, DOI: 10.1016/j.celrep.2019.05.023

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)