Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Studio: 'somatostatina può aiutare il recupero della cognizione nei pazienti di Alzheimer'

somatostatinI neuroni con più parvalbumina ricevono stimoli perisomatici sinaptici eccitatori che sono innervati dagli assoni dei neuroni con somatostatina. Spiegazione completa sulla rivista di pubblicazione.

Dei ricercatori coreani hanno confermato che il neuropeptide somatostatina può migliorare la funzione cognitiva del cervello. Un gruppo di ricerca della prof.ssa Seung-Hee Lee del Dipartimento di Scienze Biologiche del KAIST ha scoperto che l'applicazione del neuropeptide somatostatina migliora l'elaborazione visiva e i comportamenti cognitivi, riducendo gli stimoli eccitatori agli interneuroni positivi alla parvalbumina nella corteccia.


Questo studio, pubblicato su Science Advances il 22 aprile 2020, getta nuova luce sulle terapie delle malattie neurodegenerative. Secondo uno studio recente condotto in Corea, un anziano su dieci sopra i 65 anni ha sintomi correlati alla demenza nella sua vita quotidiana, come perdita di memoria, declino cognitivo e disturbi del movimento.


La prof.ssa Lee ritiene che il trattamento con somatostatina possa essere applicato direttamente per il recupero delle funzioni cognitive nei pazienti con morbo di Alzheimer (MA).


La prof.ssa Lee ha iniziato questo studio notando il fatto che il livello di espressione della somatostatina è drasticamente ridotto nella corteccia cerebrale e nel liquido cerebrospinale dei pazienti con MA. I neuroni che esprimono somatostatina nella corteccia sono noti per esercitare l'inibizione dendritica dei neuroni piramidali tramite trasmissione GABAergica.


Studi precedenti si erano concentrati sui loro effetti inibitori sui circuiti corticali, ma i neuroni che esprimono somatostatina possono co-rilasciare somatostatina al momento dell'attivazione. Nonostante l'abbondante espressione di somatostatina e dei suoi recettori nella corteccia cerebrale, non si sapeva se la somatostatina può modulare l'elaborazione cognitiva nella corteccia.


Il team di ricerca ha dimostrato che il trattamento con somatostatina nella corteccia cerebrale potrebbe migliorare l'elaborazione visiva e i comportamenti cognitivi nei topi. Il team di ricerca ha combinato comportamenti, elettrofisiologia in vivo e in vitro e tecniche di microscopia elettronica per rivelare che l'attivazione dei recettori della somatostatina in vivo migliora la capacità di riconoscimento visivo degli animali.


È interessante notare che il rilascio della somatostatina può ridurre la trasmissione sinaptica eccitatoria ad un altro sottotipo di interneuroni GABAergici, i neuroni che esprimono parvalbumina (PV).


Poiché la somatostatina è un neuropeptide stabile e sicuro,  espresso naturalmente nel cervello dei mammiferi, era sicuro iniettarlo nella corteccia e nel liquido cerebrospinale, mostrando una potenziale applicazione per lo sviluppo di farmaci che curano disturbi cognitivi negli esseri umani.


La prof.ssa Lee ha concluso:

“La nostra ricerca ha confermato il ruolo chiave del neuropeptide somatostatina nella modulazione della funzione corticale e per migliorare la capacità cognitiva nel cervello dei mammiferi. Spero che possano essere sviluppati nuovi farmaci basati sulla funzione della somatostatina per trattare le disabilità cognitive in molti pazienti che soffrono di disturbi neurologici”.

 

 

 


Fonte: KAIST - Korea Advanced Institute of Science and Technology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: You-Hyang Song, Yang-Sun Hwang, Kwansoo Kim, Hyoung-Ro Lee, Jae-Hyun Kim, Catherine Maclachlan, Anaelle Dubois, Min Whan Jung, Carl C. H. Petersen, Graham Knott, Suk-Ho Lee, Seung-Hee Lee. Somatostatin enhances visual processing and perception by suppressing excitatory inputs to parvalbumin-positive interneurons in V1. Science Advances, 22 Apr 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)