Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Farmaci stampati in 3D: aiuto per chi prende più pillole al giorno, e potenziale salva-vita

3D printer for making polypillsStampante 3D per produrre polipillole. (Foto: autore)

Con l'invecchiamento della popolazione e l'aumento dei tassi di malattie croniche, un numero crescente di persone sta prendendo più pillole per diverse condizioni, spesso in momenti diversi della giornata. Prendere la pillola giusta al momento giusto può essere problematico e potenzialmente pericoloso, se viene commesso un errore.


È particolarmente difficile per le persone con demenza, per ovvi motivi. Per le persone sarebbe più conveniente e sicuro prendere solo una pillola al giorno, una che offre tutti i farmaci giusti, al momento giusto, nella dose giusta.


Le pillole di norma funzionano rilasciando farmaci nel corpo, quando il guscio esterno si scioglie nel sistema digestivo. Il farmaco all'interno poi entra nel flusso sanguigno. Ma una pillola progettata in modo intelligente potrebbe avere molti strati. Dopo che il primo farmaco è stato rilasciato, il guscio successivo della pillola risulta esposto, dissolvendosi a sua volta e rilasciando un farmaco diverso. Questo continuerà fino a quando tutta la pillola è sciolta.


Sarebbe possibile anche temporizzare l'erogazione di ciascun farmaco ponendo i vari medicinali in strati che si dissolvono a velocità diverse. Questo non è un futuro da sogno. Queste 'polipillole' sono già prodotte, per lo più per il diabete di tipo 2, per l'ipertensione e per i disturbi cardiaci.


Queste polipillole non sono difficili da produrre in quantità. Ma c'è un inconveniente: una polipillola con una specifica combinazione di farmaci non può aiutare sicuramente tutti i pazienti. Alcune persone potrebbero non avere bisogno di uno dei farmaci o potrebbe averne bisogno in dosi diverse di quelle di una polipillola prodotta in serie.


Produrre polipillole personalizzate attraverso le tecniche solite di produzione dei farmaci è molto costoso, in quanto servono quantità molto piccole, spesso per un solo paziente. Un modo molto più economico di fare queste polipillole è la stampa 3D, in cui strati sottili di materiale sono messi uno sopra l'altro, secondo il progetto del prodotto finale.

 

Pillole stampate

Un farmaco stampato in 3D è già stato approvato dalla US Food and Drug Administration (FDA), ma non è una polipillola. La pillola approvata dalla FDA è fatta di un farmaco solubile in acqua, ma molti farmaci non sono solubili in acqua. I farmaci devono sciogliersi rapidamente dopo essere entrati nel corpo, oppure devono essere sciolti prima, per un assorbimento efficiente. E queste limitazioni si applicano anche alle polipillole.


Abbiamo pubblicato di recente una ricerca su un tipo di materiale che è stato usato per contenere farmaci insolubili in acqua, in passato, ma non era mai stato stampato prima in 3D. Questi materiali sono chiamati 'complessi tensioattivo-polielettrolita', e sono gel composti principalmente di acqua, ma la loro chimica permette loro di trasportare farmaci che non possono essere sciolti in acqua.


I tensioattivi sono molecole con due parti: una parte ama mescolarsi con l'acqua e l'altra no. Ciò significa che i tensioattivi tendono a raggrupparsi con altre molecole dello stesso tipo quando sono posti in acqua, così che le parti che non amano l'acqua sono schermate da essa. Queste strutture possono memorizzare farmaci al loro interno.


I tensioattivi nel nostro studio avevano una carica elettrica negativa, ed i polimeri (polielettroliti) avevano una carica elettrica positiva. Così, quando tensioattivi e polielettroliti con carica opposta entrano in contatto, sono attratti l'uno all'altro per formare un 'complesso' (quindi 'complessi tensioattivo-polielettrolita'). Questo significa che lì abbiamo formato un sistema 3D di trasporto dei farmaci.


Abbiamo stampato in 3D strati alternati di polielettrolita e tensioattivi per produrre questi complessi. Questi hanno il potenziale di immagazzinare e fornire molecole di farmaco in forma di pillole. La pillola può essere trasformata in una polipillola semplicemente stampando strati differenti con farmaci differenti.

 

Non ci siamo ancora

Anche se è già stata fatta molta ricerca, questa nuova forma di somministrazione di farmaci ha ancora molta strada da fare, soprattutto in termini di approvazione regolamentare, che richiede fino a cinque anni, dopo aver superato gli studi clinici.


Forse tra cinque anni, alcuni di noi riceveranno una prescrizione per polipillole personalizzate prodotte su una stampante 3D nella nostra farmacia locale. Le persone con condizioni multiple avranno una pillola stampata in 3D al giorno invece di un programma complesso di molte pillole, o forse possono anche avere i farmaci impiantati direttamente nel corpo.

 

 

 


Fonte: Saumil Vadodaria, ricercatore di ingegneria chimica, University of Birmingham.

Pubblicato su The Conversation (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.