Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo strumento mostra le principali autostrade di sviluppo delle malattie

Danish Disease TrajectoryLa traiettoria delle malattie mostra che pazienti con sindrome di Down, in generale, ricevono la diagnosi di Alzheimer in età più giovane degli altri.

Invecchiando, le persone spesso saltano da una malattia all'altra e portano il peso di più malattie croniche allo stesso tempo. Ma c'è un sistema nel modo in cui si susseguono le malattie?


Dei ricercatori danesi hanno sviluppato negli ultimi sei anni uno strumento completo, il Danish Disease Trajectory Browser (~ esploratore danese della traiettoria delle malattie), che usa 25 anni di dati della sanità pubblica danese per esplorare quello che loro chiamano le autostrade principali di sviluppo della malattia.


“Molta ricerca si focalizza su una malattia alla volta. Cerchiamo di aggiungere una prospettiva temporale e di guardare più malattie che si susseguono per scoprire quali sono le traiettorie più comuni, quali sono le autostrade principali di malattia che noi, come persone, incontriamo“, dice il prof. Søren Brunak del Novo Nordisk Foundation Centre for Protein Research dell'Università di Copenhagen.


Per illustrare l'uso dello strumento, il gruppo di ricerca ha esaminato i dati dei pazienti con sindrome di Down e ha dimostrato che, come previsto, questi pazienti, in generale, ricevono la diagnosi di Alzheimer in età più giovane degli altri. E, nella pubblicazione su Nature Communications, mostrano anche i dati di altre malattie frequenti.

 

Rendere i dati accessibili alla ricerca sanitaria

In generale, c'è una barriera per lavorare con i dati sanitari nel campo della ricerca, sia per ottenere l'approvazione da parte delle autorità di gestire i dati del paziente, che per il fatto che i ricercatori hanno bisogno di competenze tecniche specifiche per estrarre informazioni significative dai dati.


Søren Brunak afferma:

“Volevamo produrre uno strumento di facile accesso per i ricercatori e i professionisti sanitari, dove non devono necessariamente conoscere tutti i dettagli. I dati di sintesi statistici nello strumento sui salti da una malattie all'altra non sono sensibili sulla persona.

"Calcoliamo le statistiche per molti pazienti e siamo arrivati in profondità a punti di dati che visualizzano la frequenza con cui i pazienti con una malattia contraggono un'altra malattia specifica in un momento successivo. Quindi ci stiamo concentrando sulla sequenza delle malattie“, .


Il Danish Disease Trajectory Browser è liberamente disponibile per la comunità scientifica e usa i codici di malattie dell'OMS. Anche se ci sono differenze regionali nei modelli di malattia, lo strumento è molto importante per i confronti in un contesto internazionale, vale a dire la velocità con cui progrediscono le malattie in diversi paesi.

 

Le traiettorie di malattia possono aiutare nella medicina personalizzata

Per Søren Brunak lo strumento ha un grande potenziale nella medicina personalizzata:

“Nella medicina personalizzata una parte del lavoro è dividere i pazienti in sottogruppi che beneficeranno maggiormente di un trattamento specifico. Conoscendo le traiettorie di malattia è possibile creare sottogruppi di pazienti non solo in base alla loro malattia in corso, ma anche alle loro condizioni precedenti e a quelle future attese. In questo modo puoi trovare sottogruppi diversi di pazienti che hanno bisogno di strategie di trattamento diverse“.


Attualmente il Danish Disease Trajectory Browser, consultabile liberamente su http://dtb.cpr.ku.dk, contiene i dati dal 1994 al 2018 ed è continuamente aggiornato con nuovi dati.

 

 

 


Fonte: University of Copenhagen (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Troels Siggaard, Roc Reguant, Isabella F. Jørgensen, Amalie D. Haue, Mette Lademann, Alejandro Aguayo-Orozco, Jessica X. Hjaltelin, Anders Boeck Jensen, Karina Banasik, Søren Brunak. Disease trajectory browser for exploring temporal, population-wide disease progression patterns in 7.2 million Danish patients. Nature Communications, 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)