Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Batterio contro l'Alzheimer: il rhizolutin dissocia gli aggregati beta e tau

rhizolutin effect Fonte: © Wiley-VCH / Angewandte Chemie

Un batterio presente nel terreno, vicino alle radici delle piante di ginseng, potrebbe fornire un nuovo approccio per il trattamento del morbo di Alzheimer (MA). Il rhizolutin, una nuova classe di composti con un quadro triciclico, dissocia significativamente gli aggregati proteici associati al MA sia in vivo che in vitro, come riportato dagli scienziati nella rivista Angewandte Chemie.


L'area intorno alle radici delle piante è un ecosistema complesso con numerose interazioni tra piante e microrganismi diversi. La cosiddetta rizosfera è stata finora trascurata nella ricerca di nuovi farmaci, anche se ha molto da offrire.


Un team con Youngsoo Kim (Università di Yonsei, Incheon, Corea del Sud) e Dong-Chan Oh (Università nazionale di Seul, Corea del Sud) ha identificato una sostanza naturale chiamata rhizolutin, che può essere la base per trattamenti innovativi di MA. Il rhizolutin è prodotto da un ceppo Streptomyces che cresce nella zona delle radici delle piante di ginseng. Il ginseng è una pianta asiatica usata nella medicina tradizionale, che dice sia un tonico.


Attraverso la coltivazione in una base fortificata con polvere di ginseng, i ricercatori sono riusciti ad aumentare la produzione di rhizolutin del batterio di un fattore dieci. Questo ha permesso loro di determinare la struttura di questo nuovo composto, che risulta essere un quadro unico, fatto di tre anelli legati insieme (7/10/6 dilactone triciclico affiancato da anello lattonico di sette e sei membri).


Una selezione di librerie di prodotti naturali ha indicato che il rhizolutin è un farmaco che può dissociare le placche di amiloide-β (Aβ) e i grovigli tau (aggregati di tipo fibra composti di proteine ​​tau), che sono entrambi caratteristici del MA. Tali depositi si formano quando le proteine ​​Aβ si piegano erroneamente formando fogli β, che possono aggregarsi formando placche insolubili e grovigli neurofibrillari.


Questi aggregati portano alla morte delle cellule nervose, all'infiammazione del nervo, all'atrofia cerebrale, e alle perdite cognitive che tutto questo comporta. Non esiste alcun trattamento efficace per il MA.


Attraverso vari esperimenti in vitro e in vivo, il gruppo è stato in grado di dimostrare che il rhizolutin porta a una dissociazione chiara degli aggregati insolubili di Aβ e tau. In colture di cellule neuronali e gliali, il rhizolutin ha ridotto notevolmente i processi infiammatori e la morte cellulare causata dall'Aβ.


Il rhizolutin ha anche dissociato in modo significativo la placche di Aβ presenti nel cervello di topi con MA. Il processo sembra essere simile alla rimozione di proteine ​​non correttamente ripiegate attraverso l'immunoterapia. Le simulazioni al computer suggeriscono che il rhizolutin entra nelle regioni idrofobiche dei fogli-β aggregati, avviando la dissociazione.

 

 

 


Fonte: Wiley (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yun Kwon, Jisu Shin, Kwangho Nam, Joon Soo An, Seung‐Hoon Yang, Seong‐Heon Hong, Munhyung Bae, Kyuho Moon, Yakdol Cho, Jiwan Woo, Keunwan Park, Kyeonghwan Kim, Jongheon Shin, Byung‐Yong Kim, YoungSoo Kim, Dong‐Chan Oh. Rhizolutin, a Novel 7/10/6‐Tricyclic Dilactone, Dissociates Misfolded Protein Aggregates and Reduces Apoptosis/Inflammation Associated with Alzheimer's Disease. Angewandte Chemie International Edition, 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)