Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Featured

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'inizio dell'Alzheimer

souvenaid

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esistenti si concentrano solo sul trattamento dei sintomi della malattia. Tuttavia, se i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) in uno stadio precoce ricevono una bevanda medica nutrizionale contenente una formulazione multinutriente, si può rallentare l'impatto della malattia.


I partecipanti all'esperimento che hanno ricevuto una formulazione multinutriente per un periodo prolungato di tempo hanno mostrato un deterioramento significativamente meno rapido della prestazione cognitiva rispetto ai pazienti nel gruppo di controllo, che hanno ricevuto solo un placebo. Questi sono i risultati dello studio europeo continuo LipiDiDiet, in cui sono monitorati 311 pazienti per tre anni in undici ospedali. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Alzheimer's & Dementia.


Le fasi iniziali del MA sono caratterizzati da un calo del cervello e della memoria, e la memoria a breve termine è particolarmente danneggiata. I pazienti e le loro famiglie riconoscono questi sintomi molto prima che si evidenzi la demenza.


"Esaminando il liquido cerebrospinale e usando tecniche di scansione a risonanza magnetica del cervello, che possono mostrare il ritiro ippocampale che è così tipico del MA, possiamo identificare i pazienti che sono in questa fase iniziale (prodromica)", spiega Tobias Hartmann, professore di neurologia sperimentale della Saarland University, che coordina il progetto europeo LipiDiDiet.


LipiDiDiet è uno studio a lungo termine, di oltre trecento partecipanti che originariamente mostravano sintomi iniziali di disturbi della memoria. Lo studio è stato progettato per studiare gli effetti del trattamento di pazienti con un alimento medico appositamente formulato. I risultati preliminari precedentemente pubblicati hanno dimostrato che questo intervento nutrizionale ha un impatto positivo sulla progressione della malattia.


"Ma è solo ora, dopo tre anni di trattamento, che stiamo vedendo quanto sono veramente estese e significative le differenze tra i partecipanti dell'esperimento che hanno ricevuto la bevanda nutriente attiva e quelli del gruppo di controllo"
, spiega Hartmann.


I partecipanti al gruppo di controllo hanno avuto una bevanda placebo che era identica in termini di gusto, di consistenza e di aspetto. Né i pazienti né i medici e i ricercatori sapevano chi aveva avuto il placebo e chi aveva ricevuto la bevanda multinutriente. Hartmann dice:

"Abbiamo scoperto che c'è stato un restringimento del cervello minore del 20% nei pazienti con MA che avevano ricevuto il cocktail di nutrienti rispetto a quelli del gruppo di controllo, che rappresenta un rallentamento significativo del tasso di atrofia cerebrale. Ancora più importante, abbiamo dimostrato che nei tre anni di trattamento, i pazienti che hanno avuto la bevanda multinutriente hanno subito un deterioramento cognitivo inferiore del 40/70% rispetto a quelli che hanno ricevuto il placebo.

"Gli effetti positivi del trattamento sono stati più pronunciati in quei pazienti che hanno iniziato a prendere la formulazione multinutriente nelle primissime fasi prodromiche del MA. Siamo rimasti particolarmente sorpresi di scoprire che questi effetti positivi aumentavano quanto più a lungo durava il trattamento e che questo risultato è stato osservato non solo sulla memoria, ma anche su altre abilità cognitive".


Rispetto a quelli del gruppo di controllo, i soggetti che hanno ricevuto la bevanda multinutriente affrontavano meglio le sfide tipiche di ogni giorno, come ad esempio pagare una fattura, ricordare un itinerario o gestire le emergenze. La formulazione multinutrimente data ai pazienti di MA dello studio LipiDiDiet era il cibo medico in commercio ‘Fortasyn Connect’ (Souvenaid), che contiene una combinazione specifica di acidi grassi essenziali, vitamine e altri nutrienti.


Nello specifico, il Fortasyn Connect contiene acido docosaesaenoico, acido eicosapentaenoico, uridina monofosfato, colina, vitamina B12, B6, C, E, e acido folico, fosfolipidi e selenio. La ricerca preclinica precedente del consorzio LipiDiDiet e di altri laboratori, come il Massachusetts Institute of Technology (MIT), aveva dimostrato che questi nutrienti possono ridurre un certo numero di cambiamenti cerebrali tipici dei pazienti con MA.


Studi clinici successivi hanno dimostrato risultati positivi della memoria e nelle misurazioni EEG che indicano una maggiore attività cerebrale nei partecipanti allo studio che hanno avuto la bevanda nutriente.


A livello mondiale, circa 47 milioni di persone sono attualmente affetti da MA o da una demenza neurodegenerativa simile, per le quali non esiste attualmente alcuna cura conosciuta. Nel corso dei prossimi 20 anni, gli scienziati si aspettano che questo numero raddoppi, e le previsioni suggeriscono che ci saranno circa 130 milioni di malati nel 2050.


Tobias Hartmann conclude:

"Nonostante sforzi di ricerca significativi, noi ancora non abbiamo alcun farmaco che possa curare il MA nello stadio precoce. Alcuni farmaci possono dare un sollievo temporaneo per alcuni sintomi, ma dopo un po' i pazienti di solito tornano al loro precedente stato pre-trattamento.

"Alla luce di questo, gli effetti positivi che abbiamo raggiunto con la bevanda speciale multinutriente sono un grande successo. La nostra speranza è che continui la progressione significativamente più lenta che vediamo nei nostri pazienti, in modo che possano mantenere la loro indipendenza anche in età avanzata".

 

 

 


Fonte: Saarland University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Hilkka Soininen, Alina Solomon, Pieter Jelle Visser, Suzanne Hendrix, Kaj Blennow, Miia Kivipelto, Tobias Hartmann, the LipiDiDiet clinical study group. 36‐month LipiDiDiet multinutrient clinical trial in prodromal Alzheimer's disease. Alzheimer's & Dementia, 13 Sep 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)