Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperta rivoluzionaria sulla funzionalità della corteccia cerebrale

Un team di ricercatori, guidato da Alfonso Junior Apicella, professore associato di biologia della Università del Texas di San Antonio, ha contestato la convinzione storica che l'organizzazione del circuito corticale dei neuroni GABAergici è esclusivamente locale.


In passato, la marcatura di singoli neuroni ha permesso ai ricercatori di studiare i neuroni che si proiettano dalla corteccia cerebrale al corpo striato. I risultati avevano suggerito che i percorsi sono esclusivamente eccitatori. Per questo motivo la maggior parte dei ricercatori supponeva che l'inibizione deve avvenire quando i neuroni corticali eccitatori attivano quelli inibitori intrastriatali.


Il team della UTSA ha contestato questo punto di vista, fornendo prove anatomiche e fisiologiche dell'esistenza nel cervello dei topi di neuroni che esprimono parvalbumina, a lungo raggio, dalla corteccia allo striato.


Questa scoperta è un passo essenziale verso una migliore comprensione del meccanismo neuronale dei neuroni corticali GABAerginci di lungo raggio nel cervello sano e malato. In particolare, questo potrebbe portare a nuovi trattamenti per i pazienti con epilessia, con disturbo da stress post-traumatico, con schizofrenia e con altre condizioni mentali in cui i neuroni GABAergici hanno un ruolo significativo.


“Ogni giorno siamo bombardati da più stimoli uditivi, compresi diversi discorsi”, ha detto Apicella. “In particolare, gli ascoltatori devono stabilire quali caratteristiche acustiche del discorso sono rilevanti, e generalizzare in quelle irrilevanti, durante la percezione del linguaggio. Noi pensiamo che l'interazione tra la corteccia e lo striato sia fondamentale per ottimizzare l'apprendimento del parlato non nativo in ​​età adulta. Pertanto, è fondamentale determinare quale degli elementi cellulari del percorso cortico-striatale sono coinvolti in questo processo”.


La scoperta che il corpo striato riceve segnali sia eccitatori che inibitori dalla corteccia suggerisce che la temporizzazione e la forza relativa di questi stimoli può modulare l'attività del corpo striato. Questo è importante perché ciò invita la comunità scientifica ad ipotizzare che le proiezioni di lungo raggio che esprimono parvalbumina potrebbero avere un ruolo tramite la sincronizzazione dell'oscillazione gamma tra la corteccia uditiva e lo striato.


Con esperimenti futuri il gruppo si propone di fornire ulteriori informazioni sul ruolo della temporizzazione e sul rapporto tra eccitazione ed inibizione, due forze che si oppongono nella corteccia cerebrale dei mammiferi, influenzando la dinamica cortico-striatale.


“Studi futuri”, ha detto Apicella, “dovranno fornire il meccanismo generale dell'oscillazione cortico-striatale coinvolto nel comportamento di capire la ricompensa e nella scelta dell'azione, guidato da stimoli uditivi”.

 

 

 


Fonte: Lauren Moriarty in University of Texas at San Antonio (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Alice Bertero, Hector Zurita, Marc Normandin, Alfonso Junior Apicella. Auditory Long-Range Parvalbumin Cortico-Striatal Neurons. Front. Neural Circuits, 23 July 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.