Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sviluppata a Hong Kong nuova formula con medicina cinese per trattare l'Alzheimer

Ingredients of Chinese medicine formula NeuroDefendIngredienti della medicina cinese NeuroDefend.

Ricercatori della Hong Kong Baptist University (HKBU) hanno sviluppato una formula di medicina cinese denominata NeuroDefend che offre potenzialmente un rapido trattamento per il morbo di Alzheimer (MA).


I risultati dell'esperimento su topi modello della malattia hanno mostrato che la formula riduce i livelli di amiloide-beta (Aβ) e della proteina tau iperfosforilata insolubile, che sono le caratteristiche principali del MA, nel cervello dei topi. E migliora anche la funzione cognitiva e la memoria dei topi.


La scoperta è stata pubblicata sul Journal of Food and Drug Analysis, una rivista scientifica internazionale.

 

Nuova formula che combina 6 medicinali a base di erbe cinesi

Il MA è una malattia neurodegenerativa cronica che costituisce dal 60 al 70% dei casi di demenza in tutto il mondo. È caratterizzato dalle 'placche senili' che sono formate dall'accumulo anomalo di Aβ e dai grovigli neurofibrillari derivanti dall'accumulo anomalo di tau iperfosforilata nel cervello.


Il NeuroDefend è stato sviluppato da un team di ricerca guidato da Li Min, professoressa nella Facoltà di Medicina Cinese della HKBU. I ricercatori hanno scoperto che la Huang-Lian-Jie-du-Tang (HLJDT), una formula di erbe tradizionale cinese composta da Huang Lian, Huang Qin, Huang Bai e Zhi Zi, usata per il trattamento dell'ischemia cerebrale, è riuscita a ridurre significativamente i livelli di Aβ nei topi modello quando è stata rimossa l'erba Huang Qin.


Hanno anche scoperto che la Yan Hu Suo della Yuan-Hu Zhi Tong, una formula di erbe cinese usata per trattare il dolore e la nevralgia, può regolare l'aggregazione delle proteine ​tau. Hanno quindi combinato la HLJDT modificata (HLJDT senza Huang Qin) e la Yan Hu Suo con altri due medicinali a base di erbe, ovvero Dan Shen e Gou Teng, per ottimizzare la formula per il trattamento del MA.


Facilitato da analisi dei dati e tecniche di modellazione, il team di ricerca ha combinato i sei medicinali a base di erbe in diversi rapporti per formare 24 formule diverse. Tre di loro sono stati ritenuti efficaci nel trattare il MA in un modello cellulare della malattia. Dopo aver condotto esperimenti sulla permeabilità e la tossicità cerebrale, la formula più promettente è stata denominata NeuroDefend, ed è stata selezionata per ulteriori studi pre-clinici nei topi modello per valutare la sua efficacia come trattamento del MA.

 

Riduce i livelli di Aβ e l'aggregazione delle proteine ​​Tau

La prof.ssa Li, ha affermato:

"La medicina tradizionale cinese adotta un ampio approccio farmacologico per trattare le malattie neurodegenerative, implementando una combinazione di medicinali a base di erbe con diversi effetti di trattamento.

"La selezione dei sei ingredienti erboristici e dei loro rapporti nel NeuroDefend si basa sulla ricerca condotta dal nostro team nel corso degli anni. Neurodefend contribuirà allo sviluppo di un farmaco innovativo ed efficace della medicina tradizionale cinese per il trattamento del MA negli esseri umani" .


Negli esperimenti pre-clinici su topi modello, a 50 animali del gruppo di trattamento è stato dato per via orale un dosaggio giornaliero basso, medio e alto di NeuroDefend per 3 o 8 mesi. Altri 40 topi sono stati inseriti nel gruppo di controllo.


I risultati hanno mostrato che sia i livelli di Aβ che l'aggregazione anomala della proteina tau nel gruppo di trattamento si sono ridotti significativamente del 30-40%. Il dosaggio più alto è risultato essere più efficace nel ridurre i livelli di Aβ e l'aggregazione anomala di proteine tau.

 

Migliora la memoria e l'abilità di apprendere

Per valutare l'efficacia del NeuroDefend nel migliorare i comportamenti cognitivi e i deficit della memoria, è stato condotto un esperimento nel labirinto d'acqua. I topi sono stati addestrati a nuotare verso una piattaforma e a ricordare la sua posizione in una vasca di acqua. Dopo che la piattaforma è stata rimossa, i ricercatori hanno osservato se i topi erano in grado di ricordare e di avvicinarsi alla posizione originale della piattaforma.


Rispetto al gruppo di controllo, i topi trattati con NeuroDefend sono rimasti da 18 a 25 secondi in più sulla posizione originale della piattaforma. Ciò ha mostrato l'efficacia della formula nel migliorare la memoria e l'abilità di apprendimento dei topi con MA.


In un altro esperimento, i topi sono stati esposti a un tono audio seguito da uno shock elettrico di due secondi ai piedi, dal pavimento della stanza. Quando sono stati rimessi nella stanza il giorno successivo, senza alcuna scossa elettrica, i ricercatori hanno visto i topi 'congelare' i movimenti del corpo a causa della paura di uno shock elettrico.


La durata del blocco dei topi trattati con NeuroDefend era da 70 a 80 secondi più lunga di quella del gruppo di controllo. Ciò dimostra che i topi trattati con NeuroDefend ricordavano lo shock, riflettendo l'efficacia della formula nel migliorare i loro deficit di memoria.


È già stato richiesto un brevetto per la nuova invenzione negli Stati Uniti e della Cina continentale.

 

 

 


Fonte: Hong Kong Baptist University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Ashok Iyaswamy, Senthil Kumar Krishnamoorthi, Ju-Xian Song, Chuan-Bin Yang, Venkatapathy Kaliyamoorthy, Huan Zhang, Sravan Sreenivasmurthy, Sandeep Malampati, Zi-Ying Wang, Zhou Zhu, Benjamin Chun-Kit Tong, King-Ho Cheung, Jia-Hong Lu, Siva Sundara Kumar Durairajan, Min Li. NeuroDefend, a novel Chinese medicine, attenuates amyloid-β and tau pathology in experimental Alzheimer's disease models. Journal of Food and Drug Analysis, 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)