Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Persone con e senza Alzheimer hanno una soglia diversa per la rivascolarizzazione, ma gli esiti sono simili

Mayo surgery

Il rischio di mortalità e nuovo ricovero dopo una procedura di rivascolarizzazione elettiva (programmata) per la coronaropatia è simile per le persone con e senza morbo di Alzheimer (MA), ma le persone con MA avevano esiti peggiori dopo una procedura di emergenza, secondo un nuovo studio dell'Università della Finlandia Orientale.


Studi precedenti avevano studiato l'efficacia della rivascolarizzazione nelle persone con disturbi cognitivi, ma solo in termini di esiti a breve termine e nell'ambito di cura acuta, e non avevano tenuto conto anche dell'elettività. Come negli studi precedenti, le persone con MA hanno avuto una probabilità inferiore del 76% di sottoporsi a una procedura di rivascolarizzazione, e solo un terzo delle procedure erano elettive, rispetto al 48,6% delle procedure elettive nel gruppo di confronto senza MA.


Le persone con MA avevano un rischio più elevato di mortalità nell'unità procedurale e un tasso di mortalità di 1,42 volte durante il periodo di 3 anni, rispetto alle persone senza MA. Tuttavia, i rischi erano simili per le procedure elettive nelle persone con e senza MA.


Nelle analisi i ricercatori hanno controllato le caratteristiche socio-demografiche, la comorbidità, l'uso di statine, la durata del ricovero e il supporto richiesto alla dimissione. I risultati erano simili per entrambi i tipi studiati di procedura di rivascolarizzazione: la chirurgia di bypass dell'arteria coronarica e gli interventi coronarici percutanei.


Queste osservazioni su un tasso inferiore di rivascolarizzazioni elettive, e di esiti comparabili dopo le procedure di rivascolarizzazione, indicano una soglia diversa delle procedure elettive rispetto a quelle di emergenza, e una selezione molto diversa per le persone con disturbi cognitivi importanti.


Lo studio è stato condotto nell'ambito dello studio Medication Use and Alzheimer’s Disease (MEDALZ), in una coorte che comprendeva 70.718 finlandesi con MA residenti in comunità e una coorte di confronto abbinata. Questo studio ha esaminato solo persone che non avevano avuto alcuna rivascolarizzazione precedente, ed è stato pubblicato su The Journals of Gerontology: Series A.

 

 

 


Fonte: University of Eastern Finland (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Mai Vu, Marjaana Koponen, Heidi Taipale, Raimo Kettunen, Sirpa Hartikainen, Anna-Maija Tolppanen, Coronary Revascularization and Postoperative Outcomes in People With and Without Alzheimer’s Disease, The Journals of Gerontology: Series A, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)