Come riescono a comunicare le diverse parti del corpo? Scienziati del Centro Ricerca del St. Jude di Memphis nel Tennessee/USA stanno studiando come i segnali inviati dai muscoli scheletrici influenzano il cervello.
La squadra ha studiato moscerini della frutta e modelli di cellule cerebrali chiamati 'organoidi'. Si sono concentrati sui segnali che i muscoli inviano quando sono stressati.
I ricercatori hanno scoperto che i segnali di stress si affidano a un enzima chiamato amilasi Amyrel e al suo prodotto, il disaccaride maltosio.
Gli scienziati hanno dimostrato che, adattando i segnali di stress, si possono proteggere il cervello e la retina dall'invecchiamento. I segnali funzionano impedendo l'accumulo di aggregati di proteine mal ripiegate.
I risultati suggeriscono che modellare questa segnalazione potrebbe potenzialmente aiutare a combattere le condizioni neurodegenerative come la demenza legata all'età e l'Alzheimer.
"Abbiamo scoperto che una risposta allo stress indotta nei muscoli potrebbe avere un impatto non solo sui muscoli, ma potrebbe anche promuovere il controllo di qualità delle proteine in tessuti lontani come il cervello e la retina", ha dichiarato Fabio Demontis PhD, neurobiologo dello sviluppo al St. Jude. "Questa risposta allo stress stava realmente proteggendo quei tessuti durante l'invecchiamento".
Fonte: St. Jude Children's Research Hospital (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.
Riferimenti: Mamta Rai, Zane Coleman, Michelle Curley, Anjana Nityanandam, Anna Platt, Maricela Robles-Murguia, Jianqin Jiao, David Finkelstein, Yong-Dong Wang, Beisi Xu, Yiping Fan, Fabio Demontis. Proteasome stress in skeletal muscle mounts a long-range protective response that delays retinal and brain aging. Cell Metabolism, 2021, DOI
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