Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Onde deboli nel cervello possono presagire una neurodegenerazione con l'età

Uno studio appena pubblicato su eLife suggerisce che segnali elettrici indeboliti nel cervello possono essere un segnale precoce di avviso per malattie neurodegenerative correlate all'età come il morbo di Alzheimer (MA).


I risultati suggeriscono nuovi modi per identificare presto i pazienti che possono avere una malattia cerebrale correlata all'età. Forniscono anche nuove informazioni sui cambiamenti che si verificano nel cervello mentre si sviluppano queste malattie.


"Poiché gli strumenti per rilevare il MA sono limitati, è necessario sviluppare un test affidabile e non invasivo che consenta la diagnosi precoce", afferma il primo autore Murty Dinavahi, dottorando all'Indian Institute of Science (IISc) di Bengaluru/India al momento in cui lo studio è stato effettuato, e ora associato post-dottorato all'Università del Maryland, Stati Uniti.


Gli studi precedenti nei topi con una condizione simile al MA avevano suggerito che l'indebolimento delle onde gamma del cervello può essere un primo segno di malattia. Sulla base di quei risultati, Murty e colleghi hanno condotto uno studio di comunità su circa 250 persone anziane. Hanno confrontato l'attività delle onde gamma in 12 persone con diagnosi di lieve deterioramento cognitivo e 5 con MA, e nei loro coetanei sani.


I ricercatori hanno usato una tecnica chiamata elettroencefalografia per misurare l'attività elettrica nel cervello dei partecipanti mentre guardavano motivi in bianco e nero su uno schermo. È noto che questi motivi inducono oscillazioni gamma nella parte del cervello che elabora le informazioni visive. La squadra ha anche monitorato i movimenti degli occhi dei partecipanti durante gli esperimenti.


I risultati hanno evidenziato che le persone che avevano la diagnosi di lieve deterioramento cognitivo o di MA avevano onde gamma più deboli nel cervello, rispetto ai coetanei sani.


"Abbiamo osservato riduzioni nella forza delle onde gamma nelle prime fasi del declino cognitivo correlato all'età", dice Murty. "I cambiamenti in questi segnali elettrici potrebbero fornire un segnale precoce di allarme per una malattia imminente".


E aggiunge che una diagnosi precoce potrebbe aiutare le persone a mettere in atto piani di assistenza o consentire loro di iniziare i trattamenti prima.


"Il nostro lavoro fornisce un metodo poco costoso e non invasivo per rilevare i primi segni del MA", conclude l'autore senior Supratim Ray, professore associato dell'IISc. "Questo potrebbe essere utile per i medici e gli scienziati che studiano i primi cambiamenti che avvengono nel cervello durante le malattie neurodegenerative legate all'età, e potenzialmente portare a nuovi modi per diagnosticare e trattare queste condizioni".

 

 

 


Fonte: eLife (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Dinavahi Murty, ..., Supratim Ray. Stimulus-induced gamma rhythms are weaker in human elderly with Mild Cognitive Impairment and Alzheimer's Disease. eLife, 8 June 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)