Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ospedale crea ambienti anni '50 per suscitare i ricordi nei pazienti con demenza

Altri tempi: Bristol Royal Infirmary sta curando pazienti affetti da demenza attraverso la creazione di stanze in stile 1950, nel tentativo di confortarli dalla confusione e perdita di memoriaUn ospedale sta curando pazienti affetti da demenza attraverso la creazione di stanze in stile anni '50, nel tentativo di dare conforto dalla confusione e dalla perdita di memoria.

Le camere in stile stile anni d'oro, hanno carta da parati, radio, mobili e perfino giornali di altri tempi, perché spesso i ricordi di decenni prima dei pazienti possono essere più vivaci.


Con canzoni di quel tempo riprodotte su iPod e personale nelle vicinanze, i pazienti saranno incoraggiati a parlare di ciò che ricordano. Si ritiene che il Bristol Royal Infirmary sia il primo ospedale di grandi dimensioni nel paese di utilizzare le cosiddette "camere pop-up". Le 'camere del ricordo' pop-up di 5x3m, permetteranno ai pazienti di ascoltare musica, guardare la televisione e film e leggere sui giornali di un tempo che potrebbero ricordare meglio o che li fa sentire meno ansiosi. La prima è stata configurata come se, da qualche parte, pazienti possano sedere e parlare con gli infermieri in un ambiente confortevole.


E la fondazione dell'ospedale ha in programma di acquistare più camere portatili per aiutare i pazienti con demenza, aggiungendo ambientazioni anni '40 e '60. Le stanze aggiuntive, insieme ad altri progetti per migliorare la cura delle persone con demenza saranno finanziate da una sovvenzione di 175.000 £ che la WRVS [=Women's Royal Voluntary Service, organizzazione femminile di volontariato] ha guadagnato nei suoi negozi e caffè presenti negli ospedali del centro città.


Ci saranno anche orologi e calendari nei reparti in modo che i pazienti non perdano l'orientamento. Sono stati installati sedili per wc, bicchieri e posate colorati nei reparti in modo che siano più facili da vedere per i pazienti.

Creare ambiente confortevole: i pazienti saranno in grado di ascoltare le canzoni su iPod giocato con personale a disposizione per parlare con loro Portare il passato: il golden oldie stile camere sono dotate di carta da parati, uno, mobili radio e giornali, anche di altri tempi perché i ricordi spesso i pazienti 'da decenni posteriore può essere più vivaci
Viene anche offerta formazione supplementare sulla demenza al personale, in collaborazione con il North Bristol NHS Trust, che gestisce gli ospedali di Frenchay e Southmead, in modo che sappiano come individuare la demenza nei pazienti che entrano in ospedale per altri motivi e come comunicare meglio con loro.

I dipendenti sono inoltre incoraggiati a diventare campioni della demenza per aprire la strada nel fornire la migliore assistenza possibile ai pazienti.


Helen Morgan, responsabile demenza del University Hospitals Bristol NHS Foundation Trust, ha detto: 'Le persone affette da demenza entrano in altri reparti come quelli di trauma e ortopedia, ma anche nelle aree chirurgiche. "La cosa bella dei moduli è che sono trasportabili e non fissi, in modo da poterli spostare. Ci sono film e musica del tempo passato che arriva da una vecchia radio tramite un iPod. Per noi e il personale questo genera conversazione con le persone affette da demenza su quello che riescono a ricordare e porta un senso di calma. Vogliamo volontari che collaborano col team del reparto. Non sostituiranno l'assistenza infermieristica, ma forniranno alcune delle altre forme di sostegno".

Un nuovo pensiero: Personale che hanno lavorato sul baccelli speciali comprendono, da sinistra a destra, Matrona Natalie Godfrey, Alison Luna, infermiere capo, John Clifford, da WRVS, e Helen Morgan, vice capo infermiera designare, in uno dei pod di speciale

Personale che lavora sui moduli speciali: da sinistra a destra,
Matron Natalie Godfrey, Alison Moon, l'infermiere capo John Clifford della WRVS, ed Helen Morgan, vice capo infermiera designata

La WRVS sarà coinvolta in un progetto che vedrà più volontari dare una mano nei reparti dell'ospedale della città. I volontari saranno reclutati per formare squadre di reparto, che aiutano i pazienti a mangiare, leggere o semplicemente ad avere qualcuno con cui parlare.

Un progetto pilota è previsto in avvio entro i prossimi sei mesi su un paio di reparti e se è un successo sarà esteso in tutto il complesso ospedaliero del centro città.

 

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 

 


Pubblicato in MailOnLine il 26 gennaio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X.
I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare a informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)