Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Pianta della Tequila è un possibile migliore dolcificante per diabetici

Un dolcificante creato dalla pianta usata per fare la tequila potrebbe abbassare i livelli di glucosio nel sangue per 26 milioni di americani, e di molti altri in tutto il mondo, che hanno il diabete di tipo 2, e aiutare loro e gli obesi a perdere peso, secondo quanto hanno riferito dei ricercatori ieri.


Il motivo principale per cui potrebbe essere così utile, hanno spiegato, è che gli agavini, una forma naturale di zuccheri presenti nella pianta di agave, non sono digeribili e possono agire da fibra alimentare, in modo da non aumentare la glicemia.


Questo dato è stato annunciato al 247° Meeting Nazionale della American Chemical Society (ACS), la più grande società scientifica del mondo. L'incontro, cui partecipano migliaia di scienziati, offre più di 10.000 rapporti sui nuovi progressi della scienza e su altri argomenti. Si tiene al Convention Center di Dallas e negli alberghi della zona, fino a Giovedi prossimo.


"Abbiamo trovato che, poichè gli agavini riducono i livelli di glucosio e aumentano il GLP-1, essi aumentano anche la quantità di insulina", ha detto Mercedes G. López, Ph.D. Il GLP-1 (peptide di tipo glucagone 1) è un ormone che rallenta lo svuotamento dello stomaco, stimolando quindi la produzione di insulina.


Aggiungendo che "gli agavini non sono costosi e non hanno effetti collaterali noti, fatta eccezione per quelle poche persone che non li tollerano". Inoltre gli agavini, come altri fruttani che sono composti di zucchero fruttosio, sono i migliori zuccheri per aiutare a sostenere la crescita dei microbi salutari in bocca e nell'intestino. La López, del «Centro de Investigación y de Estudios Avanzados», Biotechnology and Biochemistry Irapuato di Guanajuato in Messico, ha anche osservato che gli agavini possono aiutare le persone a sentirsi più pieni, aiutandoli a mangiare di meno.


Gli agavini contengono fruttosio, e quindi sollevano la domanda: gli agavini sono come lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio, un dolcificante elaborato che ha ottenuto un sacco di cattiva stampa di recente? La López ha sottolineato che, in effetti, lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio è carico di zuccheri fruttosio e, quindi, può aumentare i livelli di zucchero nel sangue. Ma gli agavini sono fruttani, cioè dei fruttosi collegati insieme in lunghe catene ramificate.


Il corpo umano non è in grado di utilizzarli in tale configurazione, quindi non influenzano la glicemia, ha spiegato. Gli agavini a volte si confondono anche con il nettare di agave o sciroppo di agave, che appare su molti scaffali dei negozi di cibi naturali. Questi prodotti contengono fruttani che sono stati suddivisi in singoli fruttosi, quindi sono molto più simili allo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio.

Può essere rilevante perché:

Il diabete, così come l'obesità ad esso collegata, è un forte fattore di rischio conclamato per l'Alzheimer.

Un dolcificante che aumenta la produzione di insulina, riduce l'appetito e sostituisce lo zucchero e i dolcificanti artificiali, può aiutare anche a ridurre il rischio di Alzheimer.


Inoltre, lei e il suo team hanno detto che gli agavini sono migliori dei dolcificanti artificiali, che vengono assorbiti dal corpo e possono causare effetti collaterali, come mal di testa. "Una piccola nota negativa, però, è che gli agavini non sono abbastanza dolci come le loro controparti artificiali", ha detto.


Naturalmente, l'agave deriva la sua fama dall'essere la pianta da cui si ricava la tequila. La López ha spiegato che gli agavini sono gli unici carboidrati usati per produrre la bevanda. Tutto l'etanolo nella tequila proviene dalla fermentazione di glucosio e fruttosio generato dopo che i pinoli dell'agave sono cotti. Ma poiché gli agavini sono convertiti in etanolo, essi non sono presenti nel prodotto finito.


La López ha detto che per lo studio la sua squadra ha nutrito un gruppo di topi con una dieta standard e ha aggiunto gli agavini alla loro acqua del giorno. Hanno pesato i topi quotidianamente e controllato i livelli ematici di glucosio settimanale. La maggior parte dei topi che hanno bevuto agavini hanno mangiato di meno, hanno perso peso e il loro livello di glucosio nel sangue è diminuito rispetto ad altri dolcificanti come glucosio, fruttosio, saccarosio, sciroppo di agave ed aspartame.


"Questo studio rappresenta il primo tentativo di valutare gli agavini come edulcoranti, nonostante la loro dolcezza sia inferiore rispetto allo zucchero", ha detto. Lo studio è stato sostenuto dalla Mondelez International e dalla Agavaceae Produce.

 

 

 

 

 


FonteAmerican Chemical Society (ACS)  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.