Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Robin Williams aveva forse una demenza?

Il rilascio recente dei referti autoptici e del medico legale di Robin Williams ha sollevato domande sul suo stato di salute al momento del suo tragico suicidio all'inizio di quest'anno. Alcune notizie indicano che aveva la demenza al momento della sua morte.


La Lewy Body Dementia Association (LBDA) fornisce informazioni su ciò che può - e non può - essere concluso da tali rapporti.


L'autopsia ha indicato la presenza di "demenza a corpi di Lewy diffusa" nel cervello di Robin Williams. Questa è chiamata più comunemente "malattia a corpi di Lewy diffusa", riflettendo così il processo di malattia biologica nel cervello.


"L'uso del termine demenza nella relazione neuropatologica non dovrebbe essere insinuato per intendere che la demenza fosse stata osservata durante la vita"
, avverte Dennis Dickson, MD, della Mayo Clinic di Jacksonville in Florida e membro del consiglio scientifico consultivo della LBDA.


I corpi di Lewy sono depositi di proteine ​​mal ripiegate presenti nel cervello di individui con diversi disturbi, tra cui il Parkinson (PD) e la demenza a corpi di Lewy (DLB).


Secondo la moglie, Robin Williams stava combattendo contro "le prime fasi del Parkinson" prima della sua morte. All'inizio del PD, i corpi di Lewy sono generalmente limitati nella distribuzione, ma nella DLB i corpi di Lewy sono molto diffusi in tutto il cervello, come era il caso di Robin Williams.


Il dottor Dickson, che ha esaminato l'autopsia e la relazione del medico legale, afferma inoltre che "Mr. Williams ha avuto una diagnosi clinica di Parkinson ed è stato trattato per i sintomi motori. La relazione conferma che sperimentava depressione, ansia e paranoia, che possono esistere sia nel Parkinson che nella demenza con corpi di Lewy".

 

E' demenza con corpi di Lewy o morbo di Parkinson?

Sia il Parkinson con demenza che la DLB sono considerati forme di demenza a corpi di Lewy a causa della presenza di corpi di Lewy nel cervello. Nel complesso, le demenze a corpi di Lewy sono la seconda forma più comune di demenza e colpiscono circa 1,4 milioni di americani.


Per ricevere una diagnosi di demenza con corpi di Lewy, una persona deve avere notevoli problemi con il pensiero e la memoria che interferiscono con la vita quotidiana. Non si fa menzione nei media o nella relazione dell'autopsia che Robin Williams avesse questi sintomi.


Non è raro tuttavia che i primi segni della demenza passino inosservati. L'esame Mini Mental State Examination (un test di screening comune per il deterioramento cognitivo e la demenza usato da molti medici) non è in grado di rilevare il deterioramento cognitivo all'inizio della DLB.


"Sono necessarie ulteriori ricerche per capire meglio il motivo per cui alcuni individui con malattia a corpi di Lewy diffusa non mostrano i sintomi della demenza", secondo il dottor Dickson. "In particolare, dobbiamo imparare come la demenza con corpi di Lewy si distingue clinicamente dal Parkinson quando entrambi condividono lo stesso processo patologico di base".


DLB e PD condividono molti sintomi, ma hanno diversi modelli di insorgenza, progressione e gravità dei sintomi. I sintomi clinici più importanti e problematici del PD iniziale sono legati al movimento, mentre nella DLB hanno più probabilità di essere cognitivi e psichiatrici. Tuttavia, nel decorso di entrambi i disturbi, i sintomi diventano sempre più simili.

 

 

Quadro riassuntivo delle differenze tra Demenza a Corpi di Levy (LDB),  Alzheimer e Parkinson:

Sintomo LDB Alzheimer Parkinson
Declino capacità di pensiero che interferisce con la vita quotidiana Sempre Sempre Possibile anni dopo la diagnosi
Perdita di memoria significativa Possibile Sempre Possibile anni dopo la diagnosi
Difficoltà a programmare o a risolvere i problemi Probabile Possibile Possibile
Difficoltà nel senso di orientamento o con le relazioni spaziali tra
oggetti
Probabile Possibile Possibile
Problemi di linguaggio Possibile Possibile Possibile
Fluttuazione nelle capacità cognitive, nell'attenzione o vigilanza Probabile Possibile Possibile
Cambiamenti di umore Possibile Possibile Possibile
Allucinazioni Possibile Improbabile Possibile
Sensibilità grave ai medicinali usati per trattare le allucinazioni Probabile Improbabile Possibile
Cambiamenti nel modo di camminare o muoversi, come lentezza,
passi più brevi, problemi ad usare le mani, tremore
Possibile Improbabile Sempre
Problemi di equilibrio e/o cadute Possibile Improbabile Possibile
Disordini nel sonno REM (movimento rapido degli occhi) Possibile Improbabile Possibile

 Fonte: Lewy Body Dementia Association

 

 

 

 


FonteNewswise.com  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.