Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


5 Cause poco conosciute, e quasi dimenticate, di Alzheimer

L'Alzheimer può essere una malattia estremamente debilitante, e milioni di americani ne sono affetti ogni anno. Decenni di ricerche hanno dimostrato che è l'accumulo di proteine ​​tossiche nel cervello (amiloide-beta e tau) a portare al morbo. Una cosa meno chiara sono i fattori che inducono queste proteine ​​ad accumularsi. Studi recenti però hanno cominciato a spiegare il processo, rivelando nuove possibili cause della malattia.

 

1. Farmaci anti-ansia

La classe di farmaci delle benzodiazepine è spesso usata per il trattamento di disturbi come l'ansia e l'insonnia. Essi comprendono farmaci popolari come il lorazepam (Ativan), l'alprazolam (Xanax) e il clonazepam (Klonopin). Vengono rivelati sempre più rischi per la salute ed effetti collaterali provocati da questi farmaci. Uno studio pubblicato sul British Medical Journal ha seguito 1.796 canadesi con Alzheimer e 7.184 controlli sani per un periodo di sei anni. Essi hanno scoperto che l'assunzione di questi farmaci per più di tre mesi, è associata ad un aumento fino al 51% dell'Alzheimer.

2. Trauma cerebrale

Si stima che 300.000 americani subiscano un trauma cranico legato allo sport ogni anno. Ci sono molte complicazioni che possono venire da una ferita alla testa, e l'aumento del rischio di Alzheimer è ora riconosciuto come uno di loro. Anche se alcuni recuperano in pieno, altri potrebbero sperimentare problemi legati all'infiammazione che aiuta a guarire il tessuto cerebrale danneggiato. Se l'infiammazione diventa cronica, le cellule del cervello hanno meno probabilità di eliminare l'amiloide-beta dal cervello. L'accumulo di questa proteina nel cervello è una causa nota di Alzheimer.

3. Privazione del sonno

Il tentativo di destreggiarsi tra scuola, lavoro, attività, amici, familiari e altri hobby e responsabilità extra curriculari fa sì che molte persone si privino ​​del sonno. La privazione del sonno può causare sonnolenza, irritabilità e minore concentrazione, ma può anche accelerare lo sviluppo dell' Alzheimer. Uno studio pubblicato sulla rivista Neurobiology of Aging ha dimostrato che i problemi del sonno sono comuni nelle persone con Alzheimer. La privazione cronica del sonno stressa corpo e cervello, e può portare a gravi problemi di salute.

4. Solitudine

Uno studio pubblicato sul Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry ha trovato legami tra la solitudine e lo sviluppo della demenza. Nello studio di tre anni, i ricercatori hanno scoperto che gli adulti che si sentivano soli avevano una probabilità 1,63 volte maggiore di sviluppare la demenza. La causa e l'effetto esatti del legame è ancora in fase di studio, ma i ricercatori suggeriscono di restare collegati ad altri.

5. Diabete Tipo 3

Il neuroscienziato Suzanne de la Monte MD, della Brown University, ritiene che l'Alzheimer sia una malattia metabolica che colpisce il cervello. Lei chiama l'Alzheimer un "diabete di tipo 3". La sua ricerca l'ha portata a credere che le cellule del cervello sviluppano resistenza all'insulina, proprio come le altre cellule del corpo. "Ogni organo può essere influenzato dall'insulino-resistenza", ha detto. "Se avviene nel cervello, lo chiamiamo Morbo di Alzheimer".

 

Prevenzione

Una vita sana, con cibi corretti e attività continue, può aiutare a mantenere la mente acuta e il corpo forte. Non si conosce ancora nessuna "cura" per l'Alzheimer, ma ci sono prove che l'olio di cocco può contribuire a migliorare i sintomi o addirittura a invertirla. Per rimanere in buona salute, evitare di fumare, adottare una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura, e prendersi cura della propria salute mentale. Anche gli esercizi per la mente, come i cruciverba o i giochi per la memoria, possono aiutare a mantenere la mente attiva!

 

Le 10 migliori strategie per prevenire l'Alzheimer, secondo il dott. James Meschino (in inglese, con sottotitoli tradotti dal computer anche in Italiano- cliccare sull'icona 'ruota dentata', e poi su 'Subtitles', e scegliere la lingua italiana):

 

 


Fonte: Lindsey Shaffer in David Wolfe / Family Health Freedom Network (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)