Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La cosa più importante che puoi fare per prevenire l'Alzheimer (a qualsiasi età)

Entro il 2050, nel mondo ci saranno 70 milioni di persone bisognose di cure a tempo pieno per il morbo di Alzheimer, un numero pari alla popolazione di New York, Los Angeles e Chicago messe insieme.


I disturbi d'ansia sono la malattia mentale più comune negli Stati Uniti perché colpiscono 40 milioni di adulti, e questioni come la nebbia del cervello vengono finalmente prese sul serio.


L'Alzheimer è l'epidemia con la crescita più rapida al mondo e oggi 5,7 milioni di americani vivono con la malattia neurodegenerativa. Anche se non abbiamo ancora capito quali sono le sue cause, probabilmente i fattori genetici e di stile di vita hanno un ruolo. E questa è una grande notizia perché significa che ci sono delle cose che possiamo fare per proteggerci prima nella vita.


Il dott. Dean e Ayesha Sherzai sono due dei maggiori esperti sui modi di ottimizzare la routine giornaliera per promuovere un cervello sano nel futuro. I due coniugi sono i direttori del Programma Prevenzione Alzheimer alla Loma Linda University e autori del libro The Alzheimer's Solution e ufficialmente chiamano questo il 'secolo del cervello'.


Abbiamo avuto la fortuna di avere ospiti i loro cervelli (probabilmente molto sani) quest'anno, e scommettiamo che non indovini il primo consiglio che hanno per proteggerci dall'Alzheimer, già a partire da oggi.

 

La cosa più importante che puoi fare per proteggere il tuo cervello dall'Alzheimer.

Probabilmente ti è stato detto di "trovare il tuo scopo" ad un certo punto della vita (e probabilmente te ne sei liberato in più di un'occasione), ma il consiglio ha veramente un peso reale. Secondo Dean e Ayesha, nulla determina la salute del cervello tanto quanto un senso di scopo.

Questo perché lo scopo (stabilire obiettivi personale e passi piccoli ma costanti per raggiungerli nel tempo) rafforza le connessioni neuronali e sfida il cervello a essere proattivo.

Lo scopo aumenta anche i nostri livelli di 'stress buono' come lo chiamano gli Sherzai, e diminuisce lo stress cattivo, il tipo di preoccupazione cronica e travolgente che riempie il corpo di cortisolo e adrenalina.

Lo stress guidato da uno scopo, invece, migliora effettivamente la salute e riduce l'infiammazione.

Anche se alcuni potrebbero dire che risolvere enigmi e leggere molti libri sono i modi migliori per allenare il cervello, Ayesha e Dean sono convinti che è proprio da questi esercizi più orientati all'azione che traiamo benefici.

 

Altri modi per proteggere il nostro cervello

  1. Dormire di più. "Il cervello è l'organo più attivo del nostro corpo, consuma più del 25% dell'energia del corpo in ogni momento", ha detto Ayesha a un pubblico incantato. "Quando dormiamo, il cervello si sbarazza di tutti i sottoprodotti tossici".
    Uno studio recente ha scoperto che la connessione sonno-cervello è così forte che le persone che soffrono di apnea notturna hanno un rischio maggiore del 70% di contrarre l'Alzheimer. E sfortunatamente, una notte di sonno scadente può aumentare significativamente l'infiammazione che promuove la malattia nel corpo.
  2. Fare esercizio (specialmente per le gambe!). Lo sapevi che gambe forti significano cervello più forte? Esatto: la massa muscolare nelle gambe è stata associata a un ippocampo più grande, la parte del cervello che elabora i ricordi. Gli Sherzai consigliano di partecipare ad attività intense da 20 a 30 minuti al giorno per 4-5 giorni alla settimana, concentrandosi sulle gambe ogni volta che puoi.
  3. Seguire una dieta equilibrata. Gli Sherzai dicono che verdura verde, bacche, noci e semi e cereali integrali con molte fibre sono fondamentali.

 

 

 


Fonte: Emma Loewe in MindBodyGreen (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.