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Manicotti colorati: 'Soluzione semplice per pazienti con demenza'

three ladies showing cannula sleevesSharon Wallace (centro) fondatrice di Handmade for Dementia, che produce manicotti colorati per malati di demenza.

Quando la cantante Sharon Wallace si è offerta di fare volontariato in un ospizio nella sua zona, ha notato come piccole cose possono fare una grande differenza.


"Può essere straziante quando vedi le persone con demenza", ha detto. "Sono spesso in un altro mondo, ma la musica può davvero aiutare", ha detto alla BBC. Ha anche notato che alcuni dei residenti con demenza possono essere piuttosto irrequieti.


"Così, quando ho visto una 'manopola a fascia', un polsino a maglia con nastri, bottoni o perline attaccati, ho pensato che mi sarebbe piaciuto farne alcune", ha detto Sharon.


Nel 2016 ha unito le sue passioni per aiutare e per lavorare a maglia e ha fatto partire un gruppo di lavoro a maglia che si riuniva a Chester ogni lunedì. Ha avuto un tale successo che ha creato il gruppo Facebook "Handmade for Dementia" per consentire a più persone in diverse aree di unirsi e condividere le loro idee.


Le manopole sono state inviate agli ospedali e agli ospizi locali, finché non hanno raggiunto il punto di saturazione. Poi, nel 2018, la collega di lavoro a maglia Eileen Copeland, infermiera in pensione, ha suggerito di creare 'maniche a cannula'.


Arrivano più in alto nel braccio rispetto al guanto originale che copre il punto di ingresso del tubo endovenoso, e sono adornate con decorazioni all'uncinetto piuttosto che perline e bottoni che potrebbero dare un rischio di soffocamento.


"Da quel momento in poi la mia vita è cambiata completamente", ha detto Sharon, che coordina anche altre magliaie da tutto il mondo che danno molti contributi.


Il gruppo ora si è assicurato il copyright dei loro modelli, ogni creazione è valutata nel rischio (per prevenire pericoli come il soffocamento) e ne hanno realizzate più di 6.000.


Nell'ambito della Dementia Action Week, organizzata dall'Alzheimer's Society dal 20 al 26 maggio, Sharon spera che più persone scopriranno il gruppo, che si basa sulle donazioni per finanziare i manicotti.


L'ospedale Countess of Chester, che ha ricevuto 1.000 donazioni dal gruppo, afferma che i prodotti creati da Handmade for Dementia sono "uno stimolo tanto necessario per i pazienti con demenza, sono testati e sicuri da usare".


All'ospedale di Arrowe Park, l'infermiera capo Helen Morris ha detto che le maniche sono una "soluzione semplice che può aiutare così tanti pazienti".


L'allieva dottoressa di Pronto Soccorso Yvette Ruddock ha detto che le maniche sono incredibili, dal momento che è riuscita ad applicarne una a un paziente che lei riteneva bisognoso di sedazione.


Il gruppo ha guadagnato una certa notorietà da quando ha vinto il premio 'Trailblazer of the Year' ai Dementia Friendly Awards nel 2018. Oltre ad essere uno spazio creativo e sociale, Sharon dice che le persone si stanno unendo al gruppo per aiutare ad alleviare lo stress e far fronte ad altri problemi.


La studentessa Gabby Walker, ha appreso a lavorare a maglia e uncinetto da sua madre e sua nonna, e voleva un hobby per darle una pausa dagli schermi. Quando è entrata nel gruppo, ha imparato di più sulla demenza e ha sentito storie sull'impatto positivo che i manicotti avevano in tutto il paese.


Finora, non ci sono uomini nel gruppo Handmade for Dementia, ma Sharon accoglie chiunque vuole aggregarsi, a patto che riesca a lavorare a maglia. È desiderosa di diffondere la parola: "Il lavoro a maglia aiuta le persone ad aiutare gli altri. Tutti stiamo facendo la nostra parte".

 

 

 


Fonte: Sherie Ryder in BBC News (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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