Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'onda di 'demenza digitale'

Medici nella Corea del Sud stanno segnalando un aumento della "demenza digitale" tra i giovani che sono diventati così dipendenti dai dispositivi elettronici che non possono più ricordare dei dettagli quotidiani come il proprio numero di telefono.


La Corea del Sud è una delle nazioni più connesse di tutto il mondo, in termini digitali, ed il problema della dipendenza da internet tra adulti e bambini/ragazzi è stato riconosciuto fin alla fine degli anni '90.


Questo si sta evolvendo in un inizio precoce di 'demenza digitale' (un termine coniato in Corea del Sud); la demenza indica un deterioramento delle capacità cognitive osservato più frequentemente nelle persone che hanno subito un trauma cranico o una malattia psichiatrica.


"L'uso eccesivo di smartphone e dispositivi di gioco ostacola lo sviluppo equilibrato del cervello"
, ha dichiarato Byun Gi-won, medico del Balance Brain Centre di Seoul. "I grandi utilizzatori corrono il rischio di sviluppare la parte sinistra del loro cervello, lasciando il lato destro non sfruttato o sottosviluppato".


Il lato destro del cervello è collegato alla concentrazione e la sua incapacità di svilupparsi interesserà l'attenzione e la capacità di memoria, che in un numero di casi fino al 15 percento potrebbe portare all'insorgenza precoce di demenza. Chi ne è affetto presenta anche un sottosviluppo emozionale, e i bambini sono più a rischio rispetto agli adulti perché il loro cervello sta ancora crescendo.


La situazione sembra peggiorare, riferiscono i medici; la percentuale di persone di età compresa tra i 10 e i 19 anni che utilizzano smartphone per più di sette ore ogni giorno è balzata al 18,4 per cento, con un aumento del sette per cento rispetto allo scorso anno. Più del 67 per cento dei sudcoreani ha uno smartphone, la percentuale più alta del mondo; la quantità è del 64 per cento negli adolescenti, rispetto al 21,4 per cento nel 2011, secondo il Ministero della Scienza, ICT e Pianificazione Futura.


Il Dr. Manfred Spitzer, un neuroscienziato tedesco, nel 2012 ha pubblicato un libro dal titolo "La demenza digitale", che metteva in guardia i genitori e gli insegnanti dai pericoli di permettere ai bambini di trascorrere troppo tempo su un computer portatile, telefono cellulare o altri dispositivi elettronici. Il Dott. Spitzer avvertiva che i deficit nello sviluppo del cervello sono irreversibili e ha chiesto che i media digitali fossero vietati nelle aule della Germania prima che i bambini sviluppassero "dipendenza".

 

 

 

 

 


Pubblicato in The Telegraph (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)