Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le pressioni del passato sulle donne per lasciare il lavoro sono causa di Alzheimer


Le donne possono avere un rischio maggiore di Alzheimer anche perchè (specialmente nel passato) sono state spinte fuori dal mondo del lavoro, secondo un eminente ricercatore irlandese sulla demenza.


Il «bando del matrimonio» [le restrizioni sui posti di lavoro per le donne sposate], insieme con la pressione storica sulle donne perchè lasciassero il lavoro e si occupassero dei bambini a casa, ha limitato la loro resistenza all'impatto dell'Alzheimer, afferma la dott.ssa Sabina Brennan del Trinity College di Dublino.


Il «bando del matrimonio» ha forzato le donne a dimettersi dal lavoro nel settore pubblico, non appena si sposavano. E' rimasto in vigore in Irlanda dal 1930 fino a quando non è stato revocato nel 1973.


La Dr Brennan dice che le donne hanno dimostrato di avere meno "riserva cognitiva", che aiuta a resistere all'Alzheimer, e questo può dipendere dal fatto che a molte di loro è stata negata la stimolazione spesso fornita dall'ambiente di lavoro. Al contrario, gli uomini hanno più probabilità di avere il beneficio degli stimolo del lavoro.


Le donne sono circa 30.000 sulle 47.000 persone con questa malattia in Irlanda. Questo in parte perché il rischio di Alzheimer aumenta con l'età e le donne vivono più a lungo degli uomini, fa notare, commentando la sua ricerca che dimostra che le donne con Alzheimer hanno minori abilità cognitive degli uomini, a parità di fase della malattia.


Una revisione delle evidenze effettuata da ricercatori dell'Università di Hertfordshire ha scoperto che le funzioni cognitive delle donne sono compromesse più severamente e ampiamente, e gli uomini superano costantemente le donne, anche in aree dove le donne più giovani hanno un vantaggio naturale, come nelle abilità verbali e linguistiche.


Queste differenze non sembrano essere attribuibili a eventuali differenze di età, di istruzione o di gravità della malattia, secondo la ricerca pubblicata sul World Journal of Psychiatry. L'Alzheimer è la malattia neurodegenerativa più comune associata all'invecchiamento. Ci sono circa 30 milioni di persone affette da demenza in tutto il mondo, 4,6 milioni di nuovi casi ogni anno, e un nuovo caso ogni sette secondi.


Essa provoca una progressiva degenerazione e morte delle cellule nervose, causando un declino delle funzioni cognitive e della memoria. Molti pazienti diventano incapaci di eseguire anche i compiti quotidiani più semplici. Le donne hanno un rischio molto più alto di sviluppare l'Alzheimer rispetto agli uomini e questa discrepanza aumenta con l'età.


Riguardo le possibili cause che stanno dietro la maggiore incidenza dell'Alzheimer sulle donne, ci sono varie teorie:

  • La teoria della «riserva cognitiva» è una tra le possibili cause oggetto di indagine.
  • Alcuni ricercatori ritengono che la differenza di genere nasce dal calo di estrogeni nelle donne in postmenopausa; la menopausa diminuisce le funzioni cognitive, come la memoria, che viene poi ulteriormente peggiorata dall'Alzheimer.
  • Un'altra teoria si riferisce ad uno specifico gene che è stato collegato all'Alzheimer: le donne hanno maggiori probabilità di essere portatrici di questo gene, che è collegato ai problemi di memoria e di declino cognitivo anche negli individui sani.
  • Le donne non hanno solo più probabilità di contrarre l'Alzheimer, ma anche più probabilità di essere caregiver di persone con demenza, dice. Fino al 70 per cento dell'assistenza non retribuita è fornito dalle donne. [ndt: degli studi hanno collegato la condizione di caregiver a un maggior rischio di demenza].


"Se si uniscono i punti tra gli studi, si ottiene questo legame tra donne e una maggiore predisposizione all'Alzheimer", spiega la Brennan, che è condirettrice di un programma di ricerca sulla demenza alla TCD e candidata per l'elezione al parlamento.


L'Alzheimer's Society of Ireland chiede di acquisire maggiore consapevolezza del motivo per cui le donne sono doppiamente colpite dalla malattia.

 

 

 


Fonte: Paul Cullen su Irish Times (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Keith R Laws, Karen Irvine, Tim M Gale. Sex differences in cognitive impairment in Alzheimer’s disease. World J Psychiatr. Mar 22, 2016; 6(1): 54-65. Published online Mar 22, 2016. doi: 10.5498/wjp.v6.i1.54

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.