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Il marito con demenza mista pensa che sua moglie sia una impostora

Cara Carol: il marito di mia sorella ha una demenza mista, che comprende i corpi di Lewy e l'Alzheimer. Sta dicendo a mia sorella che non è davvero sua moglie, ma una 'impostora'. A volte le grida di andarsene e ha persino cercato di colpirla.

Hanno avuto un bel matrimonio per 48 anni prima della sua demenza e lei sta facendo di tutto per imparare come aiutarlo. Sappiamo entrambi che questo comportamento aggressivo è dovuto alla malattia, ma qualunque sia la causa, lei ha paura di lui. Ciò che forse è ancora più sconvolgente è che lei è l'unica che innesca la sua rabbia. Lui va bene con altre persone. Ha un appuntamento con il suo neurologo tra poche settimane, ma nel frattempo, come può fare lei? - WL.

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Cara WL: Sono sicura che il tuo sostegno significa il mondo per tua sorella. Essere considerata una impostora da parte di suo marito è devastante, naturalmente, ma la sua rabbia e le minacce di violenza sono anche preoccupazioni importanti.


Innanzitutto, suggeriscile di considerare eventuali nuovi farmaci come potenziale causa, specialmente se questo è un cambiamento improvviso. I farmaci che possono aiutare una persona possono innescare altri sintomi peggiori, e le persone con demenza da corpi di Lewy a volte reagiscono in modo diverso.


Suo marito dovrebbe essere controllato anche per infezioni, compresa quella del tratto urinario. Queste possono avere effetti estremi sulle persone anziane, in particolare quelle con demenza.


Sembra che tuo cognato possa soffrire della sindrome di Capgras, che in termini molto semplici, è un tipo di sindrome di errata identificazione delirante (DMS, delusional misidentification syndrome). Succede a causa di un disturbo nel sistema cerebrale di riconoscimento del viso e non è raro con la demenza di diversi tipi, compresa quella da corpi di Lewy, la frontotemporale e l'Alzheimer. Può anche accadere a volte dopo un ictus, così come con alcune malattie mentali.


Per quanto sia duro per tua sorella, è utile ricordarle che questi eventi sono fonte di ansia anche per suo marito. La calma è la chiave perché se lei si arrabbia, lui si sconvolgerà ancora di più, il che potrebbe renderlo più incline a colpire fisicamente.


Lei non è responsabile di quello che sta accadendo, ma una risposta tranquilla può aiutarla a gestire la situazione. Prova a rassicurarla che i soggetti più comuni di questa errata identificazione sono proprio quelli più vicini alla persona, spesso il coniuge.


Lei dovrebbe contattare immediatamente il suo neurologo perché il dottore potrebbe essere in grado di prescrivere qualcosa che aiuta suo marito, almeno temporaneamente fino all'appuntamento. Anche il medico di base di suo marito dovrebbe essere informato, in modo che si possano fare i controlli sanitari, se necessario.


Molti caregiver in situazioni simili sono costretti a mettere il loro coniuge o genitore in una struttura di cura, per la propria sicurezza. Tua sorella potrebbe aver bisogno di considerare questa eventualità, se non si trova altra soluzione.


Puoi aiutare ricordando a tua sorella che, se suo marito avesse il controllo, sarebbe devastato dal sapere che lui la sta mettendo in pericolo. Rassicurala che lei è l'ultima persona che lui vorrebbe danneggiare, ma lei deve proteggersi per il bene di entrambi.

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Fonte: Carol Bradley Bursack in InForum (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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