Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Terapia della luce può migliorare il modello di sonno e il comportamento dei pazienti

In che modo la luce influisce su una persona con Alzheimer o altra forma di demenza?

Studi condotti da ricercatori del Lighting Research Center del Rensselaer Polytechnic Institute di New York hanno dimostrato che la terapia della luce, adattata per aumentare la stimolazione circadiana durante il giorno, ha dato benefici alle persone con morbo di Alzheimer (MA) o demenza residenti in ambienti di assistenza a lungo termine.


I ritmi circadiani, generati da fattori naturali nel corpo,  sono influenzati dall'ambiente. La luce influenza questi ritmi, accendendo o spegnendo i geni che controllano l'orologio biologico dell'individuo. I ritmi circadiani influiscono su molte funzioni corporee, che comprendono i cicli veglia-sonno, il rilascio di ormoni e la temperatura corporea. Inoltre, i ritmi circadiani sono stati associati anche a disturbi del sonno, obesità, diabete, depressione, disturbo bipolare e disturbo affettivo stagionale.


Molte persone con MA o demenza hanno ritmi circadiani rotti e, quindi, i loro schemi di sonno sono errati e rimangono svegli di notte, il che li rende sonnolenti di giorno o addirittura agitati o ansiosi. I ricercatori dell'Istituto hanno scoperto che l'esposizione a una luce bianco-bluastra durante il giorno, per quattro settimane, ha aumentato significativamente la qualità del sonno e il tempo totale del sonno e ha anche ridotto agitazione e depressione. Sonno migliore significa comportamenti migliori per le persone con MA o demenza.


Inoltre, lo studio ha rivelato che gli interventi con la luce hanno portato al miglioramento dell'appetito e a comportamenti più calmi e più gestibili. Un numero crescente di studi ha dimostrato che un'illuminazione migliore e più brillante può migliorare i comportamenti del sundowning (sindrome del tramonto) e ridurre anche i disturbi del ciclo sonno/veglia.


La combinazione tra percorsi nervosi danneggiati dal MA e il deterioramento naturale degli occhi a causa dell'invecchiamento implica che i livelli di luce, in particolare all'interno, di solito non sono sufficienti perché l'orologio interno del corpo venga sintonizzato sul modello quotidiano usuale. I caregiver dovrebbero sforzarsi di portare più spesso all'aperto i loro cari colpiti dalla malattia, in particolare nelle ore del mattino.


Inoltre, la maggior parte delle luci notturne usate in casa hanno un tono giallastro, ma le luci notturne con una luce bluastra possono aiutare a regolare il ritmo circadiano, in quanto 'dicono' al ritmo di 'svegliarsi', il che, a sua volta, regola l'orologio interno dell'individuo.


I ricercatori dell'Istituto hanno dichiarato che l'esposizione alle fonti di luce bianco-blu è un trattamento semplice, economico e non farmacologico per migliorare i comportamenti e i modelli di sonno negli individui con MA e demenza. Le lampade dell'acquario hanno la fonte di luce bianco-blu e molte altre fonti di luce di questo tipo stanno arrivando sul mercato.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.