Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sei modi per prenderti cura della salute del cervello tra i 20 e i 40 anni

group of smiling young peopleImage by freepik.com

La demenza non è una conseguenza inevitabile dell'invecchiamento. Si pensa che, cambiando determinate abitudini di vita, circa il 40% dei casi della malattia possa essere prevenuto (o almeno ritardato).


Ora ci sono 12 fattori di rischio modificabili noti associati a un maggiore rischio di demenza. Concentrandosi su questi fattori e adottando misure proattive, presto e con coerenza per tutta la vita, puoi influire profondamente sulla salute del cervello e sul benessere generale e anche ridurre il rischio di sviluppare la demenza più avanti nella vita.


Ecco sei dei più importanti cambiamenti dello stile di vita che puoi apportare mentre sei giovane, per prenderti cura della salute del cervello.

 

1. Mangia bene

La nutrizione è importante per una serie di motivi. Sebbene il cervello rappresenti solo il 2% del nostro peso corporeo, esso consuma circa il 20% della nostra energia giornaliera. Questo rende una buona alimentazione un elemento cruciale della salute del cervello.

In più, una buona dieta ci aiuta a mantenere un peso sano e riduce il rischio di diabete, entrambi associati a un rischio maggiore dell'1% di demenza. Una dieta sana può anche prevenire l'ipertensione, che è associata a un rischio superiore del 2% di demenza.

Una delle migliori diete che puoi seguire per un cervello sano è una versione della dieta mediterranea. Numerosi studi hanno dimostrato che la dieta mediterranea è legata a una migliore funzione cerebrale e a un rischio più basso di demenza.

Quindi, se vuoi un cervello sano, nella tua dieta includi molti cereali integrali, verdure, frutta (in particolare bacche), noci, fagioli e pesce grasso. Dovresti provare a limitare la quantità di pasticceria, dolci, cibi fritti e formaggio. Per la maggior parte delle persone, concentrarsi sul miglioramento della dieta darà più benefici alla salute del cervello rispetto all'assunzione di specifici integratori di vitamina e minerali, purché non ci sia una carenza di nutrienti.

 

2. Rimani idratato

Siamo fatti principalmente di acqua: circa il 60%, secondo la maggior parte delle fonti. Restare così e rimanere ben idratati supporta la nostra funzione cerebrale e il nostro benessere generale.

La disidratazione influenza le nostre prestazioni fisiche e mentali in molti modi, come aumentare il senso di stanchezza e ridurre l'efficienza con cui lavora il cervello. Anche la memoria, l'attenzione, la concentrazione e il tempo di reazione sono influenzati dalla disidratazione.

Una buona idratazione aiuta il nostro cervello ad avere prestazioni ottimali e ci aiuta a prevenire un forte declino della funzione cerebrale.

 

3. Riduci l'alcol

La ricerca mostra che bere troppo alcol può aumentare il rischio di demenza dell'1%. Non solo l'alcol influisce sul modo in cui lavora il cervello, ma cambia anche la sua struttura - e la ricerca ha trovato che è legato alla perdita di neuroni (cellule che inviano segnali in tutto il cervello), a riduzione della sostanza bianca (reti di fibre nervose che facilitano la comunicazione tra le aree cerebrali) e a perdita di volume. Tutti questi cambiamenti influenzano il modo in cui funziona il cervello.

Bere più di 21 unità di alcol alla settimana è associato a un maggiore rischio di demenza. Tuttavia, il SSN consiglia alle persone di non bere più di 14 unità alla settimana per rimanere in salute. L'alcol aumenta anche il rischio di alcuni tumori (tra cui quelli della bocca, della gola e il carcinoma mammario), nonché ictus e malattie cardiache.

 

4. Resta attivo

L'esercizio fisico ha molti benefici per il cervello. Aumenta il flusso sanguigno al cervello che è benefico per una buona funzione, riduce l'infiammazione e persino aumenta l'attività e il volume cerebrale, rendendolo più efficiente.Tutti questi cambiamenti sono super benefici per la salute del cervello a lungo termine e si pensa che proteggano dal declino cognitivo.

Dovresti puntare ad almeno 150 minuti di attività fisica a intensità moderata alla settimana o almeno 75 minuti di esercizio ad alta intensità alla settimana, o a una loro combinazione. Ma anche se puoi raggiungere questo obiettivo, la ricerca mostra che anche solo 7.500 passi al giorno sono sufficienti per migliorare il volume del cervello.

 

5. Socializza spesso

L'isolamento sociale e la solitudine sono associati a un maggiore rischio di depressione e declino cognitivo.

Ma la ricerca ha scoperto che buone connessioni sociali - come vivere con altre persone, essere coinvolti in un gruppo di comunità settimanale o vedere familiari e amici ogni settimana - sono associati a un declino cognitivo più lento. La socializzazione stimola la nostra attenzione e la nostra memoria e rafforza le reti del nostro cervello.

Il volontariato, coinvolgersi nella comunità locale o incontrare gli amici per un pasto o una chiacchierata settimanale sono tutti ottimi modi per tenere sano il tuo cervello.

 

6. Continua a imparare

Anche se sono passati anni da quando hai finito la scuola, ciò non significa che dovresti smettere di imparare. L'apprendimento ha un effetto protettivo sul cervello; la ricerca mostra che le persone che continuano a imparare per tutta la vita hanno un rischio inferiore del 7% di demenza.

Alcune delle migliori attività che puoi fare per la tua salute del cervello includono apprendere una nuova lingua, provare un nuovo sport, suonare uno strumento musicale e fare enigmistica.

 

Altre cose da ricordare

Accanto a questi suggerimenti, altri modi in cui puoi abbassare il rischio di demenza includono l'uso di apparecchi acustici se hai una perdita di udito, evitare una trauma cranico e puntare ad almeno 6/8 ore di sonno a notte.

Il cervello è forse l'organo più importante che abbiamo. Prendendoti cura di esso mentre sei giovane, ti assicurerai che continui a funzionare correttamente quando invecchi.

 

 

 


Fonte: Jitka Vseteckova (docente in salute e assistenza sociale, Open University) e Corrina Grimes (docente Trinity College Dublino)

Pubblicato in The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

I tuoi ricordi sono governati da timer nascosti nel tuo cervello

10.12.2025 | Ricerche

Uno dei compiti più essenziali del cervello è decidere quali esperienze immagazzinare co...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)