Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cucina intelligente: il frutto del futuro

Sai di pompelmi e arance navel, mandarini e limoni. Punteggio extra se hai familiarità con il cedro o il pomelo.


Ora è il momento di incontrare lo yuzu. Piccolo agrume originario della Cina, ma coltivato in Giappone e in Corea, ha un sapore così caratteristico che gli chef di tutto il mondo ci stanno giocando.


Cocktails. Condimenti per insalata. Sciroppi. Salse. Sorbetto. Lo capirai quando lo gusti: aspro, ma non amaro, estremamente rinfrescante; la lingua si sente come se fosse appena uscita da un sonno profondo.


I cuochi non sono gli unici a svegliarsi al gusto dello yuzu. Gli scienziati stanno scoprendo che ha potenti proprietà protettive, e c'è anche chi dice -shhh!- che potrebbe essere il prossimo super-cibo. Ci sono poche probabilità di trovarlo intero: non viaggia bene. Anche se lo yuzu non rilascia molto succo di frutta, quella è la forma in cui è più probabile che sia disponibile. E' molto potente.

 

Doppio danno

Il consumo di yuzu protegge i neuroni del cervello, impedendo il declino cognitivo degli animali altrimenti destinati a mostrare i cambiamenti dell'Alzheimer.


In studi su ratti alimentati con una dieta ricche di grassi e che avevano ricevuto iniezioni di sostanze note per formare le placche cerebrali della demenza, gli alimenti arricchiti con estratto di yuzu in polvere hanno scongiurato il calo atteso della memoria spaziale e a breve termine. I ratti di controllo non alimentati con l'estratto sono diventati cognitivamente e spazialmente deteriorati, secondo quanto ha scoperto un team sudcoreano. In più i ratti di controllo sono diventati molto insulino-resistenti, un'altra condizione che incoraggia la demenza, un effetto totalmente impedito dallo yuzu.

 

Irrorazione di flavonoidi

I principali componenti bioattivi dell'estratto di yuzu sono i flavonoidi, che proteggono dall'Alzheimer in due modi: attraverso le note azioni anti-infiammatorie e antiossidanti. Nelle piante, i flavonoidi agiscono da pigmenti che danno il colore ai fiori. Nel corpo umano, i composti di flavonoidi dello yuzu, in particolare l'esperidina e la naringina che attraversano entrambi la barriera emato-encefalica, agiscono per ridurre lo stress ossidativo e frenare l'infiammazione, invertendo così l'insulino-resistenza che deriva dall'accumulo nell'ippocampo di placche di amiloide-beta, la patologia che definisce la demenza.

 

Potenza della buccia

Lo yuzu contiene più antiossidanti rispetto ad altri agrumi, secondo quanto hanno trovato gli scienziati sudcoreani, e gli antiossidanti sono concentrati più nella buccia che nella polpa del frutto. L'effetto antiossidante totale è attribuibile al contenuto di vitamina C dello yuzu, nonché all'esperidina e alla naringina; più sono i flavonoidi, più è la vitamina C, e maggiore è l'attività antiossidante totale.


Ancora di più, con la maturazione del frutto yuzu, il livello di antiossidanti aumenta nella buccia, mentre diminuisce leggermente nella polpa. Lo yuzu, concludono i ricercatori, può essere "una fonte alimentare significativa di antiossidanti".

 

Più che a sufficienza

Anche le varietà ornamentali della pianta yuzu hanno il potere di prevenire le malattie, dicono gli scienziati giapponesi. Essi erano particolarmente interessati alla possibilità che la ricca gamma di antiossidanti negli agrumi li potesse rendere utili nel rallentare la crescita dei disturbi infiammatori come le ulcere dell'apparato digerente.


Gli antiossidanti dello yuzu, e specialmente degli strati esterni del frutto, hanno scoperto, inibiscono la gastrite indotta da stress nei topi. Gli antiossidanti dello yuzu non possono essere gli unici agenti che contribuiscono all'effetto; anche il contenuto di pectina della buccia può aiutare a proteggere lo stomaco, rivestendo il suo interno.

 

Impatto sensoriale

Lo yuzu è un ibrido naturale di due piante di agrumi, il mandarino e il più esotico Ichang Papeda, che è nativo delle pendici dell'Himalaya. Eppure più gli scienziati studiano lo yuzu, più si scopre quanto è caratteristico.


Il suo sapore complesso nasce da sette oli aromatici, alcuni dei quali non esistono in nessun altra pianta. Gli oli sono concentrati nella buccia del frutto. L'olio yuzunone volatile contribuisce maggiormente al fascino sensoriale del frutto yuzu fresco, e lo yuzuol, che non esiste altrove in natura, aumenta le caratteristiche balsamiche, dolci e floreali che si ritiene distinguano l'aroma dello yuzu dagli altri agrumi.

 

 

 

 

 


Fonte:  Hara Estroff Marano in Psychology Today  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)