La settimana scorsa mi sono persa un giorno intero: pensavo che Mercoledì fosse Martedì. Non lo era.
A metà mattina ho veramente litigato con mio marito su qual era il giorno della settimana. Poi ho capito che avevo la data e l'ora sul mio cellulare e non avevo che da guardarlo per sapere. Purtroppo è stato mio marito quello che ha dovuto ricordarmi questo fatto.
Egli è stato anche quello che ha trovato il mio telefono in modo che potessi essere sicura. Pensavo di averlo lasciato nella borsa, ma poi non sono riuscita neppure a trovare la borsa.
Ho visto il suo sguardo interrogativo mentre eravamo in cucina a chiederci perché ero così confusa in quel giorno particolare. Egli ha senso dell'umorismo, che va bene in momenti di questo tipo, e mi ha detto: "Beh c'è sicuramente speranza, perché non hai messo le chiavi della macchina in frigorifero".
Per la cronaca, questo non l'ho mai fatto.
Le difficoltà della memoria e la dimenticanza fanno parte dell'invecchiamento, come congestione e naso che cola sono sintomi di raffreddore e influenza. Quei sintomi non indicano necessariamente che arriverà la polmonite, ma è necessario prestare attenzione alle possibilità.
Sono sicura di non essere l'unica anziana che ha perso un giorno intero. Mi sono chiesta con cura perché questo sarebbe potuto accadere. Perché ultimamente ho tanta confusione nella memoria? E' privazione del sonno? Ultimamente ho avuto problemi a dormire bene. Avevo bisogno di tende oscuranti alle finestre della camera da letto? Lenzuola di qualità migliore? O forse era la mancanza di mirtilli e omega-3 nella mia dieta. Avevo sicuramente bisogno di più attività aerobica.
Conoscevo sette segnali dell'Alzheimer. O erano 10? Ho cercato in rete. Ci sono 10 indicatori che possono essere considerati segnali di pericolo, che vanno dalla difficoltà a capire le relazioni visive o spaziali ai cambiamenti di umore o della personalità. C'è un indicatore denominato "confusione con il tempo o luogo". Ma se succede di tanto in tanto e quindi "si capisce più tardi", allora è un "cambiamento tipico dell'età".
Di solito non voglio pensare a me stessa come "tipica". Ma se si parla di questo problema, accetto volentieri questa terminologia. Lo stesso sito web che elenca i "10 segni dell'Alzheimer o di un'altra demenza" ha una griglia ben congegnata che mette a confronto le differenze tra un indicatore reale di demenza e un "cambiamento legato all'età" che ci si può aspettare. L'ho letta attentamente e con un certo sollievo.
La demenza è il termine generico per indica malattie varie e diverse del cervello (come l'Alzheimer) che causano un "lento declino della memoria, del pensiero e della capacità di ragionamento".
Tale definizione la fa sembrare benigna, ma non lo è, naturalmente, e la diagnosi precoce è importante. Ed è anche utile sapere che certi sintomi simili alla demenza possono essere risolvibili, come una infezione delle vie urinarie non trattata o l'effetto collaterale di un nuovo farmaco. A volte la demenza si maschera e risulta poi essere l'interazione di un numero eccessivo di farmaci, tra quelli prescritti e quelli no.
Tante cose da considerare, quindi ponderarlo bene.
Fonte: Sharon Johnson (ex professoressa della Oregon State University) in Mail Tribune (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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