Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le persone più giovani sentono lo stress del caregiving di Alzheimer

Potrebbero essere le 4 o le 5 del mattino, e Alanna Jacobs sente il mormorio del nonno in giro per la casa.


“Non riuscivo a dormire perché lo stress di quello che poteva fare mi rendeva così nervosa che dovevo uscire dal letto. Arrivi al punto di avere sempre ansia”, ha detto la Jacobs descrivendo il momento in cui, a 20 anni, si prendeva cura del nonno, che aveva l'Alzheimer.


Nei fine settimana, quando suo padre la sostituiva, poteva vedere lo stesso stress in lui. “So che pensava cose come «non voglio andare dal medico, anche se non mi sento bene, perché non posso fare un altro giorno di assenza dal lavoro nel caso in cui il papà avesse bisogno»”, ha detto la Jacobs. “Hai davvero messo la salute nel dimenticatoio. Penso che se più persone conoscessero gli effetti del caregiving, potrebbero assumere un ruolo più serio nel prendersi cura di se stessi. ... Credo che devi ammettere con te stesso che hai bisogno di tempo e che devi prenderti del tempo, e poi devi trovare il tempo“.


L'ironia è che, mentre cercano di aumentare il benessere dei loro cari, mogli, mariti, figli e nipoti possono vedere un aumento del proprio rischio di malattie. “La nostra idea è che, se riusciamo a fare in modo che il caregiver si concentri maggiormente su se stesso e gestisca meglio lo stress, ci saranno implicazioni non solo per la sua salute, ma anche per la sua capacità di fornire una buona cura”, ha detto Kathi Heffner dell'Università di Rochester.


L'università sta conducendo due studi, finanziati dai National Institutes of Health, per fornire ai famigliari le strategie per affrontare lo stress del prendersi cura di una persona cara con Alzheimer o demenza. La Heffner è coinvolta in uno studio sui giochi di allenamento cerebrale per capire se, aiutando l'attenzione e l'elaborazione delle informazioni, possono stimolare il sistema immunitario del caregiver.


Jan Moynihan, dei dipartimenti di Medicina Psicosociale e Microbiologia e Immunologia della stessa università, sta studiando se le tecniche di consapevolezza, come la meditazione, fanno la stessa cosa. Gli studi sono aperti a caregiver famigliari over 55, ma le implicazioni sono per i caregiver di ogni età. “Se troveremo benefici da questo tipo di interventi ci sarebbe una buona ragione per dire «forse si dovrebbe cominciare a fare questo ora, è buona prevenzione»”.

 

Prendersi cura della famiglia

Le persone più giovani sentono lo stress del caregiving di AlzheimerBrian Norton, di 49 anni, dice che pensa anche a sé stesso mentre si prende cura della moglie Amy di 47 anni, che ha l'Alzheimer ad esordio precoce. (Foto di Brian Norton)Brian Norton di Pittsford tenta di riservare 30 minuti al mattino per l'esercizio fisico. In un certo senso, questo potrebbe aumentare il suo esaurimento, ma “allo stesso tempo, è un modo che aiuta veramente a sentire un senso di realizzazione o un senso di controllo”.


Norton, di 49 anni, si occupa di sua moglie Amy di 47 anni, che ha l'Alzheimer ad esordio precoce. “Le persone mi chiedono se mi sto prendendo cura di me stesso”, ha detto. “Non so se la mia risposta è quella che la maggior parte degli uomini darebbe: «Sto bene»".


I loro figli avevano 13 e 10 anni quando Amy Norton ha avuto la diagnosi. Ora sono alle superiori, e il loro papà ha detto che anche loro si prendono cura della mamma, che è a casa.


“Come ogni caregiver, vivi la tua vita e cerchi di fare ciò che è normale per la tua età, che tu sia studente o in piena età di lavoro o stai cercando di pianificare la pensione o godertela", ha detto Brian Norton. "C'è quella componente aggiunta del caregiving che inizia davvero a ... non so se prende il controllo, ma è un peso aggiunto che rende tutto più difficile".


Ammette di avere momenti di rabbia e frustrazione, ma si basa sulla sua fede cattolica e si informa sulla malattia. Perché lui e Amy sono così giovani, ha detto, che non si qualificano per molti studi. Le risorse sono limitate anche per i loro figli. “Oggi la tristezza e la paura del futuro sono più diffuse di quanto avrebbero potuto essere un anno fa, o due, o tre. Siamo nelle fasi più avanzate della malattia”.

[...]

 

 

 


Fonte: Patti Singer in Democrat & Chronicle (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.