Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Immergersi nel DNA dell'Alzheimer

Ero a pranzo con un collega l'altro giorno, e siamo arrivati a parlare di test genetici (sì, siamo due fanatici della tecnologia). Gli ho raccontato di come il mio esame '23andMe' [test genetico] aveva mancato di dirmi che sono pre-diabetico. Questo la dice lunga su quello che il '23andMe' può dirmi circa il mio rischio di diabete. Non molto.

Ora, come ho scritto in precedenza, il fatto che il '23andMe' non può dirmi che io sono destinato a diventare diabetico dal suo [dell'azienda produttrice] test del DNA, non è colpa sua (ad eccezione, forse, dei suoi enormi volumi di vendite). La ricerca sul diabete semplicemente non è avanzata abbastanza da essere in grado di prevedere con precisione se qualcuno avrà il diabete o meno. O fare una qualsiasi previsione davvero significativa.

Siamo poi arrivati a parlare di Alzheimer. Scoprendo che il suo albero genealogico è disseminato di Alzheimer sia da parte di madre che di padre. Egli ha avuto un problema simile: il test '23andMe' non segnala nulla dell'Alzheimer. Ma qui la situazione è un po' diversa da quella per il diabete. Ci sono un paio di marcatori del DNA che possono dirci molto sul nostro futuro rischio di insorgenza tardiva di Alzheimer. Si dà il caso che neanche su questo '23andMe' dà alcun risultato.

Questi marcatori hanno a che fare con il gene APOE, che esiste in tre versioni comuni: e2, e3 ed e4. Le persone con due copie della versione e4 hanno 15 volte più probabilità di sviluppare il morbo di Alzheimer e se finiscono per avere la malattia, questa tende a partire prima. (Una copia di e4 aumenta il rischio di circa 3 volte). Con un piccolo aiuto dai miei colleghi, ho deciso di scavare un po' più in profondità nell'Alzheimer e vedere quello che c'era da capire da quello che mi ha fornito '23andMe'. Scopro che riesco a capire un bel po' sul mio stato dell'APOE. E che posso aiutare anche altre persone a capire di più dai loro risultati.

I due marcatori (chiamati anche SNPs da Single Nucleotide Polymorphism) che hanno a che fare con l'APOE e l'Alzheimer sono il rs429358 e il rs7412. A destra le combinazioni di questi marcatori che, secondo SNPedia, dicono il proprio stato dell'APOE. Con mia sorpresa, '23andMe' fornisce informazioni su uno di essi, il rs7412. Di solito non è abbastanza per dire se si ha la temuta versione e4, ma nel mio caso è stato così. Io quasi certamente non ho nessuna versione e4 (yay!).

Come si vede, i miei risultati sul rs7412 sono TT (ricorda, abbiamo due copie di ciascuno dei nostri geni, per cui ho un T in rs7412 in una copia e una T in rs7412 nell'altra). Se interpreto correttamente questi risultati, questo significa che quasi certamente ho due copie della versione e2 del gene APOE. In termini di rischio di Alzheimer questa è una grande notizia per me, perchè essere e2/e2 riduce effettivamente il rischio per la malattia. (C'è una possibilità che potrei essere e1, ma questa non sembra essere una variante molto comune.)

Naturalmente questo non significa che io non avrò l'Alzheimer ... potrei ancora averlo. Dopo tutto, il rischio oltre gli 85 anni di contrarre l'Alzheimer è quasi del 50%. Anche se questo numero raggruppa le persone e4 ed e2 insieme, le e2 non hanno un rischio dello 0% di Alzheimer né quelle e4 hanno una probabilità del 100%. Le persone con e4 hanno solo più probabilità di avere il morbo rispetto a quelle con e2.

Potrebbe essere utile pensare a contrarre l'Alzheimer come avere una mano incompleta di carte nel poker; si può farcela, ma quelli con i jolly hanno più probabilità di ottenere il risultato. Questi sono quelli con l'e4. Ma ancora non è una cosa sicura ... non si può essere certi neanche con due jolly. Stessa cosa non avendo l'e4: so di avere meno possibilità di arrivare alla malattia perché non ho un jolly (e4), ma può ancora succedere.

Poiché sono TT sull'rs7412, il mio caso è abbastanza facile da capire. Nel prossimo blog cercherò di aiutare le persone che sono TC o CC nel rs7412.

 

Il Dr. Barry Starr


Scritto dal Dr Barry Starr su KQed.org il 11 aprile 2011  Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

 

Notizie da non perdere

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)