Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La dieta mediterranea è il modo migliore di mangiare (anche) nel 2019

Dopo una valutazione di 41 dei piani alimentari più popolari, US News and World Report hanno classificato la dieta mediterranea al primo posto, non solo come migliore dieta complessiva del 2019, ma in diverse sotto-categorie come "dieta migliore per un'alimentazione sana", "dieta migliore a base di piante", "dieta migliore per il diabete" e "dieta più semplice da seguire".


Sono sempre stato un grande sostenitore della dieta mediterranea e incoraggio chiunque cerchi di migliorare la propria salute ad adottare questo stile di vita.


La dieta mediterranea è un insieme di linee guida modellate e ispirate dai tradizionali modelli alimentari delle regioni che circondano il Mediterraneo, come l'Italia meridionale e Creta. È importante riconoscere che non esiste un 'programma di dieta mediterranea' ufficiale come per l'Atkins o la South Beach.


Essa incoraggia il consumo di proteine ​​magre in piccole porzioni, frutta e verdura, legumi, cereali integrali e grassi sani (in particolare quelli ad alto contenuto di grassi monoinsaturi e acidi grassi polinsaturi omega-3). La guida visiva più comune è la Piramide Dieta Mediterranea (vedi sotto).


I principi della dieta mediterranea includono:

  • Fare dei cibi a base vegetale (legumi, verdure, frutta, cereali e noci) il fondamento di ogni pasto.
  • Cucinare con grassi sani come l'olio d'oliva.
  • Limitare la carne rossa.
  • Mangiare pesce / frutti di mare due volte alla settimana.
  • Mangiare non più di tre porzioni al giorno di latticini.
  • Utilizzare spezie ed erbe piuttosto che salare pesantemente il cibo per aumentare il sapore.
  • Bere una quantità limitata di vino (vedere le precauzioni dopo).
  • Abbracciare le attività fisiche (come camminare anziché guidare, quando possibile) e le attività sociali (come godersi i pasti con gli altri).

 

Benefici della dieta mediterranea

Negli ultimi 20 anni, è stata pubblicata diversa letteratura che esplora e conferma l'impatto positivo che questa dieta ha sul trattamento e sulla riduzione dei sintomi di diverse condizioni mentali e fisiche.

 

Diabete di tipo 2

Una revisione sistematica e una meta-analisi comparativa della dieta mediterranea con altre diete nella sua capacità di gestire il diabete di tipo 2 ha rilevato che la dieta mediterranea è associata a un migliore controllo glicemico (zucchero nel sangue) e a una diminuzione dei fattori di rischio cardiovascolari (malattie cardiache).

 

Perdita di peso

Una meta-analisi di studi randomizzati controllati ha rilevato che gli adulti impegnati nella dieta mediterranea che limitavano il loro apporto calorico, aumentavano la loro attività fisica e aderivano alla dieta per più di 6 mesi, sperimentavano una significativa riduzione del peso e dell'indice di massa corporea. Impegnarsi correttamente nella dieta non ha comportato alcun aumento di peso.

 

Funzioni cognitive e demenza

Una revisione sistematica di 12 studi ha rilevato che i partecipanti che seguivano rigorosamente la dieta mediterranea avevano una migliore funzione cognitiva, minori tassi di declino del funzionamento cognitivo e una ridotta percentuale di Alzheimer. C'era una relazione tra il livello di aderenza alla dieta da parte dei partecipanti e l'impatto che aveva sulle funzioni cognitive.

 

Depressione e diabete di tipo 2

I pazienti con diabete e depressione che hanno seguito una dieta mediterranea con un maggiore apporto di noci hanno sperimentato una diminuzione significativa dei sintomi depressivi rispetto a quelli che erano stati assegnati a una semplice dieta a basso contenuto di grassi.

 

Artrosi e qualità della vita

Uno studio che ha esaminato la dieta di 4.470 adulti ha rilevato che una maggiore aderenza a una dieta mediterranea era associata a una maggiore qualità della vita e a una riduzione dei livelli di dolore, disabilità e sintomi depressivi.

piramide della dieta mediterranea 

Iniziare

Adattarsi ai nuovi alimenti

Quando inizi una nuova dieta, potresti provare un certo fastidio poiché ti dovrai adeguare ai nuovi alimenti e diminuirai il consumo di altri. È possibile provare sensazione di testa vuota, gonfiore, gas e mal di stomaco. Per favore assicurati di avvisare il tuo medico riguardo a qualsiasi disagio prolungato che stai riscontrando in relazione ai cambiamenti nella dieta.

Inoltre, la dieta mediterranea consente il consumo di una quantità moderata di vino: un bicchiere al giorno per le donne e due per gli uomini. Ma tale concessione non si applica a chi ha una condizione che può essere esacerbata o aggravata dall'alcol, che include persone con malattie del fegato, donne in gravidanza e chiunque abbia una storia di alcolismo.

Le persone sane possono iniziare da sole una dieta mediterranea. Sono disponibili diverse buone guide in rete.

 

Cerca un nutrizionista

Se sei interessato ad iniziare la dieta mediterranea, potresti chiedere l'aiuto di un consulente nutrizionale. I consulenti nutrizionali tendono ad essere dietisti registrati o nutrizionisti certificati.

E' opportuno verificare se il nutrizionista è autorizzato o certificato per la professione. In Italia ci sono varie associazioni di professionisti della nutrizione (es.: Associazione Nazionale Dietisti, Nutrizionisti Senza Frontiere, Associazione Italiana Nutrizionisti, Associazione Italiana di dietetica e Nutrizione Clinica, e altre). Il loro sito web può aiutarti a trovare un esperto con una ricerca.

 

Ottieni il supporto medico

Verifica se il servizio sanitario nazionale o regionale, o la tua compagnia assicurativa copre il costo di un consulente nutrizionale. E' probabile che lo faccia per la terapia nutrizionale medica per alcune condizioni, come diabete e obesità.

Se cerchi un nutrizionista o provi da solo la dieta mediterranea, è sempre importante informare il tuo medico di eventuali cambiamenti nella dieta o su perdita o guadagno di peso, poiché potrebbero essere necessari aggiustamenti nei farmaci o in altre terapie.

 

 

 


Fonte: Wayne Jonas MD, professore di medicina della Georgetown University e dell'Uniformed Services University of Health Sciences, nonché tenente colonnello in pensione nel Corpo medico dell'esercito statunitense.

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Piccola area del cervello ci aiuta a formare ricordi specifici: nuove strade p…

6.08.2025 | Ricerche

La vita può dipanarsi come un flusso continuo, ma i nostri ricordi raccontano una storia...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.