Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


C'è un legame tra malattie cardiache e Alzheimer o altra demenza?

Molte persone con diagnosi di morbo di Alzheimer (MA) o altra demenza mostrano anche segni di malattia cardiovascolare, e gli studi post-mortem rivelano che il cervello di molti malati di MA mostra segni di malattia vascolare che, ipotizzano alcuni scienziati, potrebbe guidare l'insorgenza della demenza.


Negli ultimi anni, sono cresciute le prove di una forte correlazione tra la demenza e le malattie cardiovascolari, legame che deriva dalla tendenza della condizione del cuore di far mancare sangue al cervello.


Un buon afflusso di sangue alla materia grigia del cervello è essenziale per la funzione e il benessere delle cellule cerebrali. Per ogni battito cardiaco, circa il 25% del sangue viene inviato al cervello, apportando i carboidrati, i grassi, le vitamine, gli ormoni e gli aminoacidi richiesti per produrre l'energia necessaria a ricordare le informazioni e a pensare con chiarezza.


La funzione primaria del cuore è pompare il sangue al cervello e in tutto il sistema circolatorio. Quelli con problemi di cuore sono inclini ad avere un maggiore rischio di demenza, in particolare di MA.


L'accumulo [di sostanze] nelle arterie può rallentare il flusso di sangue al cervello e, nel tempo, danneggiare le cellule cerebrali. I ricercatori sospettano da tempo che ci sia un rapporto di causa-effetto con il cuore e un fattore di rischio delle malattie cardiovascolari nell'insorgenza del MA.


Uno dei fattori principali della malattia di cuore è la pressione arteriosa alta, che appesantisce il muscolo cardiaco. Per questo motivo, si dovrebbe cercare di mantenere bassa la pressione del sangue e controllare l'ipertensione. Una pressione inferiore a 120/80 è considerata all'interno della gamma normale, secondo l'American Heart Association (AHA).


Studi preliminari riferiscono che ridurre in maniera attiva la pressione arteriosa può diminuire il rischio di sviluppare il lieve decadimento cognitivo, spesso un precursore della demenza.


Anche se l'età, la genetica e altri fattori di rischio hanno un ruolo significativo nello sviluppo del MA, ci sono modi per ridurre al minimo i fattori di rischio. Sempre di più, i ricercatori ritengono che ciò che fa bene al cuore, fa bene al cervello:

  • Una dieta equilibrata e ricca di alimenti di origine vegetale, cereali integrali, pesce e noci può migliorare la salute del cuore. La dieta mediterranea e la dieta DASH sono scelte eccellenti per l'alimentazione a tutto tondo.

  • Anche l'esercizio fisico è importante. Per abbassare il rischio di malattie cardiovascolari, l'AHA raccomanda almeno 150 minuti di attività fisica di intensità moderata alla settimana, che sono non meno di 30 minuti per cinque giorni alla settimana.

  • I fumatori hanno un rischio significativamente più alto di soffrire di eventi cardiaci. E lo stress cronico provoca pressione alta, il che, a sua volta, aumenta il rischio di malattie cardiache.


Anche se sempre più evidenze cliniche ed epidemiologiche indicano un legame tra le malattie cardiache e il MA e la demenza, gli studi sulla relazione biologica rimangono controversi. Tuttavia, è ancora fortemente raccomandato che le persone si sforzino di migliorare la salute del cuore e di seguire uno stile di vita che lo mantiene sano, per rallentare il processo di declino cognitivo.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)