Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Il cambiamento che può aiutare le case di riposo a superare le paure del Covid-19

Due settimane dopo il primo caso di COVID-19 in USA, identificato nella contea di Snohomish / Washington all'inizio del 2020, mio ​​padre ha avuto un ictus a casa sua a Puget Sound. In seguito sarebbero emersi altri casi di Covid-19 in una struttura di cura qualificata nelle vicinanze, segnando l'inizio di una crisi per queste strutture in tutto il paese.


Mio padre è stato incredibilmente fortunato. Era un ictus minore, e non ha avuto bisogno di assistenza in casa di cura. Ma il tipo di ictus che ha avuto è uno dei fattori di rischio principali per la disabilità cognitiva e la demenza vascolare. Sono cosciente che nel suo futuro potrebbe esserci la casa di cura.


Per tutta la pandemia, le case di riposo sono state nei titoli dei giornali come luoghi con casi incontrollati di Covid-19 e isolamento sociale, che, come mostra la ricerca, può peggiorare la salute delle persone. Circa un terzo di tutti i decessi di COVID-19 riferiti in USA è avvenuto nelle case di riposo, rendendole così anche uno dei posti più pericolosi per lavorare.


Come figlia unica di genitori anziani, le storie della pandemia mi hanno lasciato preoccupata per l'idea di trasferire un giorno la responsabilità di prendersi cura a una casa di cura. Come esperta di sistemi di erogazione di servizi sanitari che ha chiesto ai responsabili politici di dare la priorità alle case di riposo in tutta la pandemia, so che non deve essere così.


C'è una cosa in particolare che le case di riposo possono fare, che credo migliorerebbe l'ambiente per i residenti: investire nel personale per ridurre il ricambio e consentire agli infermieri di trascorrere più tempo con ciascun ospite.

 

Case di cura e il loro ruolo nella pandemia

Le case di cura, comprese le strutture qualificate che offrono servizi medici o terapia riabilitativa, forniscono assistenza 24/7 a circa 1,5 milioni di ospiti negli Stati Uniti. Le persone sono spesso ammesse alle case di cura quando hanno bisogno di assistenza per le attività quotidiane, come vestirsi, lavarsi e nutrirsi.


Potrebbero aver bisogno di terapia medica o riabilitativa a lungo termine o durante il recupero dopo un intervento chirurgico. Le case di cura sono spesso un'opzione per le persone con demenza quando la loro salute si deteriora; la metà dei residenti della casa di riposo ha una demenza, compreso l'Alzheimer.


Dei ricercatori hanno esaminato se le case di cura con elevate valutazioni dei Centers for Medicare and Medicaid Services erano associate a meno casi di Covid-19, ma hanno trovato risultati misti. Un fattore che è stato associato a tassi di infezione più bassi era il numero maggiore di minuti dedicati da infermieri diplomati a ogni paziente. Ciò significa più personale.

 

Sfide che affronta il personale della casa di cura

Assumere più persone non è un compito facile. Anche prima della pandemia era difficile per le case di cura soddisfare le aspettative minime di personale stabilite dal governo federale.


La domanda di personale di assistenza infermieristica è elevata. L'U.S. Bureau of Labur Statistics prevede che la crescita di posti di lavoro per le posizioni di assistente sanitario certificato sarà il doppio della media delle altre occupazioni nel prossimo decennio, per lo più guidata da una popolazione che invecchia con esigenze complesse di salute. Si prevede inoltre che sarà alta la domanda di infermieri registrati.


Eppure l'offerta di lavoratori è limitata. Uno studio recente ha rilevato che, in media, l'intero personale infermieristico di una casa di cura potrebbe subire un ricambio totale almeno una volta all'anno e per alcune più di tre volte all'anno. Nei rapporti nazionali più recenti sul lavoro, i servizi di cura e assistenza residenziale come gruppo hanno continuato a vedere una tendenza al ribasso dell'impiego rispetto ad altri settori di assistenza sanitaria.


Ci sono ragioni per l'alto ricambio nelle case di cura e una bassa scorta di operatori a domicilio. È stato ben documentato che gli assistenti infermieristici, ad esempio, hanno salari bassi, con una media di $ 14,84 all'ora nelle case di cura, pochi benefici, insoddisfazione per il lavoro e una mancanza di mobilità di carriera. La pandemia ha reso ancora più difficile per le case di cura reclutare [personale], date le preoccupazioni sui sistemi di protezione personali insufficienti e gli alti tassi di infezioni e morte per COVID-19.


Ora, una minaccia emergente per la disponibilità di operatori è una bassa accettazione del vaccino COVID-19 a causa della mancanza di fiducia tra il personale delle case di cura nelle istituzioni che avrebbero dovuto proteggerlo.

 

3 Strade davanti

Nell'ultimo anno, ho scritto e testimoniato davanti al Congresso di investire nella carriera del personale delle case di cura, aumentando i salari e migliorando la sicurezza sul lavoro.


Queste strutture potrebbero avere migliori possibilità di reclutare tra i 2,3 milioni di lavoratori di tempo libero e ospitalità che rimangono disoccupati a causa della pandemia, se rendessero più sicuro il lavoro di assistenza e aumentassero gli stipendi. Tempo libero e ospitalità sono i settori più comune da cui l'assistenza sanitaria ha tratto operatori, secondo la mia ricerca.


Il presidente Joe Biden ha recentemente proposto un investimento da 400 miliardi di dollari attraverso un'espansione di Medicaid, il programma federale statale che assicura le persone a basso reddito, quelle con disabilità e milioni di persone anziane, per rafforzare l'assistenza nelle case di cura. L'assistenza domiciliare è spesso più conveniente delle case di cura per coloro la cui famiglia o gli amici possono prendersi cura di loro in casa o in comunità. L'investimento mira a migliorare significativamente la retribuzione e i benefici per gli assistenti domiciliari e gli operatori delle case di cura.


Le case di cura non dovrebbero essere lasciate indietro. Se solo il 5% di quei $ 400 miliardi andasse al personale di assistenza infermieristico, io e i miei colleghi stimiamo che potrebbe alzare gli stipendi degli assistenti infermieristici certificati nelle case di cura di $ 5 all'ora per almeno un anno. Il personale avrebbe meno pressione a fare più lavori, e il settore potrebbe recuperare operatori più esperti.


Un altro modo per migliorare il personale: il governo federale potrebbe aumentare i rimborsi attraverso Medicaid (il pagatore principale del governo per le case di cura) al livello di Medicare, che rimborsa ad un tasso più alto. Ciò metterebbe le case di cura nella posizione di pagare di più il personale e investire in un'assistenza migliore.


Infine, se aumentare gli stipendi porta a un'offerta più ampia di operatori, le case di cura avrebbero più flessibilità per esplorare nuovi modelli di assistenza. Quei modelli comprendono dedicare più personale a meno residenti, potenzialmente attraverso strutture più piccole, che potrebbe portare a una migliore assistenza sanitaria per i residenti.


I problemi sono risolvibili. Migliorare i modelli di personale delle case di cura e i modelli di assistenza può aiutare a risparmiare a milioni di famiglie - compresa la mia - la futura agonia di decidere se le case di cura sono un buon posto per mamma o papà.

 

 

 


Fonte: Bianca Frogner, professoressa associata di medicina familiare e direttrice del Center for Health Workforce Studies, Università di Washington

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)