Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Modello di cellule della mucosa olfattiva umana apre nuova prospettiva sull'Alzheimer

Head Olfactory Nerve Labeled Patrick J Lynch WikipediaFonte: Patrick J. Lynch / Wikipedia CC BY 2.5

Ricercatori dell'Università della Finlandia Orientale hanno sviluppato e hanno caratterizzato un nuovo modello cellulare per il morbo di Alzheimer (MA) che ha un'ampia utilità per la ricerca e potrebbe rivelarsi utile nella diagnosi precoce e nel test di nuove terapie.


In collaborazione con i medici dell'ospedale della Kuopio University, i ricercatori hanno raccolto biopsie nasali da individui cognitivamente sani e da pazienti con diagnosi di MA per diversi anni. Dopo l'elaborazione dei tessuti, i ricercatori hanno applicato un potente approccio di sequenziamento dell'RNA a cellula singola per caratterizzare le cellule derivate dal paziente della mucosa olfattiva, situata nella parte superiore della cavità nasale.


Il tessuto mucosale olfattivo è fondamentale per il senso dell'olfatto per merito dei neuroni recettori dell'olfatto che arrivano al cervello. La ricercatrice Rikka Lampinen afferma:

"Questo approccio unico ha rivelato che le cellule situate nella cavità nasale sono compromesse nei pazienti con MA. Non ci sono solo modifiche trascrizionali, ma sono compromesse anche le funzioni di queste cellule derivate dal paziente".


Il nuovo modello cellulare e i risultati dello studio sono stati pubblicati su Cells.


Il MA è una malattia devastante e cronica per la quale non esiste cura o trattamento efficace. Pertanto, sono necessari nuovi approcci basati sull'uomo per comprendere e combattere la patofisiologia della malattia.


I nuovi risultati del gruppo di ricerca della prof.ssa associata Katja Kanninen potrebbero in futuro fornire informazioni importanti sul motivo per cui una grande percentuale dei pazienti con MA ha un senso disturbato dell'olfatto all'inizio della patogenesi della malattia.


Inoltre, questo nuovo modello di ricerca, che riflette la fisiologia umana, ha un'ampia utilità nel consentire un'indagine dettagliata dei meccanismi di malattia che potrebbe portare a nuove scoperte di farmaci.


La mucosa olfattiva è stata proposta come punto di ingresso di inquinanti atmosferici e virus al cervello.


"Il nostro attuale lavoro è focalizzato sulla comprensione in dettaglio del modo in cui le infezioni virali o l'esposizione agli inquinanti atmosferici influenzano le cellule della mucosa olfattiva"
, afferma Katja Kanninen.


Anche se questi risultati devono ancora essere pubblicati, sono attesi con impazienza nella speranza che possano dare un'idea importante di come gli agenti nell'aria che sono inalati possono arrivare al cervello, e disturbare la sua funzione.

 

 

 


Fonte: University of Eastern Finland (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Rikka Lampinen, M Fazaludeen, S Avesani, T Örd, E Penttilä, J Lehtola, T Saari, S Hannonen, L Saveleva, E Kaartinen, Fernández Acosta, M Cruz-Haces, H Löppönen, A Mackay-Sim, M Kaikkonen, A Koivisto, T Malm, A White, R Giugno, S Chew, Katia Kanninen. Single-Cell RNA-Seq Analysis of Olfactory Mucosal Cells of Alzheimer’s Disease Patients. Cells, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)