Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


ApoE4: fatta luce sul fattore di rischio genetico più significativo dell'Alzheimer

Il morbo di Alzheimer (MA) è un disturbo neurodegenerativo progressivo e la causa più comune di demenza, che colpisce oltre 5,8 milioni di individui negli USA.


Degli scienziati hanno scoperto alcune varianti genetiche che aumentano il rischio per la malattia: la più nota di queste per gli over-65 è l'allele ε4 del gene ApoE. Sebbene l'associazione tra ApoEε4 e aumento del rischio di AD sia ben consolidata, i meccanismi responsabili del rischio sottostante nei tipi di cellule cerebrali umane finora non sono stati chiariti.


I ricercatori della Boston University hanno scoperto due importanti nuovi aspetti del gene: (1) lo sfondo genetico umano ereditato con l'ApoEε4 è unico per i pazienti ApoEε4 e (2) i difetti meccanicistici dovuti all'ApoEε4 sono solo nelle cellule umane.


“Il nostro studio ha dimostrato ciò che fa il gene ApoEε4 e quali cellule cerebrali vengono influenzate maggiormente nell'uomo, confrontando esseri umani e topi-modello. Questi sono risultati importanti in quanto solo se comprendiamo come e dove questo gene di rischio sta distruggendo il nostro cervello possiamo trovare delle terapie", afferma la prima autrice Julia TCW PhD, assistente prof.ssa di farmacologia e terapie sperimentali.


Per studiare gli effetti dell'ApoEε4 sui vari tipi di cellule cerebrali, i ricercatori hanno impiegato tre modelli: cellule staminali pluripotenti indotte dall'uomo (hiIPSC, human induced pluripotent stem cells), cervelli umani post mortem e modelli sperimentali. Hanno usato un modello hiPSC di popolazione, confrontando l'ApoEε4 (mutazione) con l'ApoEε3 (privo di mutazione) dei pazienti con MA e nelle persone normali.


Per il secondo modello, hanno confrontato il cervello MA con uno di controllo con diversi genotipi ApoE. Per il terzo modello, hanno usato un modello sperimentale portatore di geni ApoE umani. Con tutto, hanno usato il vaglio genetico e il sequenziamento dell'RNA per identificare difetti di tipi cellulari specifici umani dovuti all'ApoEε4.


“Il nostro studio conferma che lo sfondo genetico attorno alla regione dell'ApoE può modificare gli effetti del rischio dell'ApoEε4. Pertanto, oltre a trovare farmaci per ridurre il rischio dell'ApoEε4, modulare gli obiettivi per imitare il cervello portatore di geni o sfondi genetici protettivi può essere un'altra strategia per ridurre il rischio di MA”, aggiunge la TCW.


Anche se questo studio riguarda il gene ApoEε4 su campioni di pazienti di MA, sappiamo anche che l'ApoEε4 è rischioso per il Parkinson (PD). Secondo la TCW, questo studio ha implicazioni per qualsiasi malattia associata all'APOE, come il MA e il Parkinson, o per qualsiasi fenotipo di malattia che è simile a quella causata dall'ApoEε4, come le malattie genetiche rare.

 

 

 


Fonte: Boston University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Julia TCW, ...[+19], Alison Goate. Cholesterol and matrisome pathways dysregulated in astrocytes and microglia. Cell, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.