Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'inquinamento da traffico indebolisce il cervello e aumenta il rischio di Alzheimer

Con uno studio pubblicato su Toxicological Sciences, dei ricercatori dell'Università della California di Irvine, hanno scoperto che l'esposizione all'inquinamento atmosferico correlato al traffico nella città di Irvine ha portato alla perdita di memoria e al declino cognitivo, e ha innescato percorsi neurologici associati all'insorgenza del morbo di Alzheimer (MA).


"Il legame tra inquinamento atmosferico e MA è preoccupante, poiché la prevalenza di sostanze tossiche nell'aria dell'ambiente non è solo in aumento a livello globale, ma colpisce anche vicino a casa, qui a Irvine"
, ha affermato l'autore senior Masashi Kitazawa PhD, professore associato di salute ambientale e professionale nel programma UCI di sanità pubblica. "I nostri risultati sono solo un esempio di ciò che il particolato può fare alla funzione cerebrale".


Il MA è la causa più comune di demenza tra gli anziani ed è una crisi di sanità pubblica in aumento negli Stati Uniti e in molti altri paesi. Nonostante le molte ricerche su tutti gli aspetti della malattia, le sue origini esatte rimangono sfuggenti. Sebbene la predisposizione genetica abbia un ruolo di primo piano nella progressione della malattia, sempre più evidenze suggeriscono che i tossici ambientali, in particolare l'inquinamento atmosferico, possono causarne l'insorgenza.


Kitazawa e il suo team hanno confrontato topi di due età. I ricercatori hanno esposto un gruppo di topi di 3 e 9 mesi al particolato ultrafine per 12 settimane tramite aria ambientale raccolta a Irvine. Un secondo gruppo è stato esposto all'aria purificata. Le diverse età sono state usate per determinare il potenziale impatto dell'esposizione al particolato durante le fasi di vita altamente vulnerabili: giovani in sviluppo e anziani.


I ricercatori hanno condotto test relativi alla memoria e alla funzione cognitiva e hanno scoperto che entrambi i parametri sono stati compromessi dall'esposizione al particolato. Nello specifico, hanno anche scoperto che i modelli più vecchi (12 mesi al momento dell'analisi) mostravano un accumulo di placca cerebrale e l'attivazione delle cellule gliali, due segni di aumento dell'infiammazione, associata all'insorgenza del MA.


"L'inquinamento atmosferico è uno dei pochissimi fattori di rischio ambientale importanti e modificabili nel MA", ha dichiarato il coautore Michael Kleinman PhD, professore a contratto di sanità ambientale e occupazionale nel programma UCI di sanità pubblica. "Le agenzie di regolamentazione pubblica e ambientale devono accelerare gli sforzi di riduzione dei livelli di particolato, per contenere il rischio di MA e di altre gravi condizioni di salute".


Kitazawa ha aggiunto:

"Questa evidenza è allarmante ed è indispensabile che agiamo per adottare regolamenti efficaci e basati sull'evidenza, diffondendo consapevolezza sui cambiamenti dello stile di vita, e che lavoriamo insieme per migliorare la qualità della nostra aria".

 

 

 


Fonte: University of California - Irvine (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: JG Kilian, ...[+16], M Kitazawa. Exposure to quasi-ultrafine particulate matter accelerates memory impairment and Alzheimer’s disease-like neuropathology in the AppNL-G-F knock-in mouse model. Toxicological Sciences, Apr 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.